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Politica | 23 marzo 2016, 08:47

Siamo Torino: 'In Piazza contro il terrore, questa volta non ci saremo'

SiAmoTorino dice NO AL TERRORISMO! Ma non vogliamo limitare il nostro impegno a un mero esercizio di stile, circoscritto a una manifestazione il cui messaggio è indefinito e ambiguo e limitato nel tempo e nello spazio

Siamo Torino: 'In Piazza contro il terrore, questa volta non ci saremo'

Apprendiamo in queste ore purtroppo segnate dal sanguinoso attentato in Europa, dell’ennesimo appello alla piazza fatto dal Sindaco di Torino, Piero Fassino, un appello vuoto, fine a se stesso e anche abbastanza opportunistico che, questa volta, abbiamo deciso di non accogliere. A tal proposito riportiamo quello che scrivevamo esattamente un anno fa in occasione della scorsa chiamata alla piazza, il 19 Marzo 2015

“……Manifestazione contro il terrorismo a Torino: noi di SiAmoTorino parteciperemo con riserva…….

Onore e rispetto per i nostri morti, vittime del terrorismo jihadista, che piangiamo uniti stringendoci attorno alle famiglie dei nostri fratelli innocenti caduti per colpa di una folle ideologia che nella religione cerca una propria giustificazione.

SiAmoTorino dice NO AL TERRORISMO! Ma non vogliamo limitare il nostro impegno a un mero esercizio di stile, circoscritto a una manifestazione il cui messaggio è indefinito e ambiguo e limitato nel tempo e nello spazio.

SiAmoTorino dice SI’ A UNA PRESA DI POSIZIONE netta, definita, chiara: i morti di ieri sono i nostri primi morti a causa dell’ISIS, lo Stato islamico, un fenomeno insurrezionale ed ideologico di ampia portata che si avvicina sempre più a casa nostra e che non è semplicemente terrorismo.

Chiediamo al Sindaco di Torino, e a tutti i sindaci d’Italia, di unirsi al nostro appello nel condannare questa minaccia, in maniera coerente e con fermezza, e nel sostenere la necessità di combatterla in maniera concreta e con l'efficacia degli strumenti politici, di difesa e di sicurezza.

Abbiamo battuto il terrorismo interno solo quando la Nazione ha capito che non potevano esserci ambiguità. Diamo ora un chiaro segnale, perché l’alternativa è prepararci ad organizzare altre manifestazioni silenziose come quella a cui prenderemo parte oggi……..”

Poco è stato fatto a livello europeo, alrettanto a livello italiano, tutte le crisi regionali sono rimaste com’erano se non ulteriormente aggravatesi e gli Stati membri continuano a rimbalzarsi responsabilità varie ritardando l’unica soluzione possibile, ovvero l’intervento armato congiunto da parte dei Paesi europei mentre i politici nostrani, per mero calcolo elettorale, non vanno oltre sterili manifestazioni di piazza condite da inutili slogan.

 

Claudio Bertolotti, Andrea Peinetti, Andrea D’Alessandro, Guglielmo Del Pero, Simone Pia - SiAmoTorino

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