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Attualità | 06 ottobre 2016, 18:21

Referendum e costituzione: Gramellini intervista Renzi all'Unione Industriali di Torino (GUARDA IL VIDEO)

Si apre con uno scambio di battute l'incontro tra Massimo Gramellini e Matteo Renzi all'Unione Industriale di Torino

Referendum e costituzione: Gramellini intervista Renzi all'Unione Industriali di Torino (GUARDA IL VIDEO)

"Quest'uomo è anche capace di dire no". Si apre con uno scambio di battute l'incontro tra Massimo Gramellini e Matteo Renzi all'Unione Industriale di Torino.
Il giornalista de "La Stampa" ha chiesto al premier se avesse mai votato 5 stelle, tifato Juve e fosse mai andato su Marte. Quesiti ai quali il Presidente del Consiglio ha risposto di no, tra applausi e risate del numeroso pubblico.

Di seguito l'intervista.

Gramellini: Non hai l'impressione che questo referendum, più che una scelta tra si e no, sia un voto contro o a favore di Renzi?

Renzi: Questa è un'occasione che non ricapita. Se uno vota no per me, uno butta via l'ultima occasione vera per cambiare qualcosa nei prossimi 30 anni in Italia. C'è la riduzione dei parlamentari, il superamento del bicameralismo paritario.

Vedo l'Italia dei prossimi anni. Questa riforma semplifica, definisce in maniera chiara le competenze tra Stato e Regione, ci permetterà di far vedere alla gente che un provvedimento va avanti. Non mi si dica che questa legge elettorale da' potere ai partiti di scegliere le persone, perchè il 72%, con la nuova riforma, verranno scelte dai votanti. Sono 30 anni che ci dicono di semplificare, noi lo abbiamo fatto. Io penso che ci sarà un sacco di gente della Lega e del M5S che quando capirà il quesito voterà si. D'Alema anche le convinciamo: se avesse combattuto Berlusconi con la stessa energia con la quale si è scontrato con i membri del suo partito, sarebbe Premier. Le cose si potevano fare meglio, ma finalmente c'è qualcuno che fa. Io penso che l'Italia abbia diritto al futuro.

Gramellini: Ci sono moltissimi italiani che lasciano l'Italia per altri paesi dell'Europa. Cosa si può fare?

Renzi: Negli ultimi decenni abbiamo vissuto con un atteggiamento di rassegnazione. Ci sono dei racconti nel nostro Paese che non corrispondono al vero. Noi dobbiamo dare la possibilità ai ragazzi che vogliono andare all'estero di farlo, ma anche di tornare: dobbiamo creare dei poli di attrazione, occasione di investimento e di ricchezza.

Gramellini: O le riforme promosse dal tuo Governo non sono venute bene, o il bicameralismo può produrre cose positive?

Renzi: Le riforme sono state fatte grazie a molta forza di volontà. Il bicameralismo complica le cose. Rispetto agli altri organi, c'è soltanto un elemento di novità per il Presidente della Repubblica: in base alla nuova modifiche non sarà più sufficiente il 50+1 delle preferenze, ma dovranno essere i 3/5.

Con gli 80 euro stiamo cercando di restituire qualcosa al ceto medio. Per un metalmeccanico che guadagna 1.200 euro al mese sono soldi che possono fare la differenza.

Gramellini: Perché non è stato eliminate le Regioni a statuto speciale?

Renzi: Per il Trentino è impossibile per via della legislazione internazionale. Per le altre non c'erano i numeri e la convinzione politica in Parlamento. 

Gramellini: Perché si spendono i soldi per lo Stretto di Messina e non si migliorano i servizi per i cittadini?

Renzi: Il Ponte sullo Stretto viene dopo gli interventi sull'edilizia scolastica, sulla Salerno-Reggio Calabria, sui viadotti al Sud. La struttura che collegherebbe la Sicilia al Continente costa tra i 3 e 4 miliardi: si può fare. 

Gramellini: Tu hai scelto di diventare Premier per cambiare mentalità? 

Renzi: Ho scelto di entrare senza elezioni perché l'Italia, nel 2014, era in grave crisi. L'obiettivo di allora era rimettere in moto la macchina, però ancora va piano. L'Italia c'è la può fare semplificando e togliendo burocrazia.

Cinzia Gatti

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