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Attualità | 29 ottobre 2016, 14:19

Non solo multe, a Chivasso si sperimenta il Vigile di Quartiere

Nella mattinata di mercoledì 19 ottobre il vicesindaco Massimo Corcione ha presentato il progetto che fa parte di un più ampio disegno di potenziamento della sicurezza urbana e di presidio del territorio

Non solo multe, a Chivasso si sperimenta il Vigile di Quartiere

Chivasso ha il suo Vigile di Quartiere. Nella mattinata di mercoledì 19 ottobre il vicesindaco Massimo Corcione ha presentato il progetto che fa parte di un più ampio disegno di potenziamento della sicurezza urbana e di presidio del territorio. Il progetto è stato avviato in via sperimentale per due giorni alla settimana e alla fine dell’anno saranno valutati i risultati che, qualora fossero incoraggianti, potrebbero portare ad estendere il servizio su più giorni.

Il progetto è partito già lo scorso anno - ha spiegato il comandante della Polizia Municipale, Michele Cassano -, con una prima fase dedicata allo studio dei dati. Dal primo settembre di quest’anno, si è passati alla fase operativa, con l’individuazione di otto agenti destinati a questa attività e la suddivisione del territorio comunale in quattro macro aree che comprendono le frazioni, sotto il controllo di due responsabili, il vice comandante Giuseppe Mezzo e il vice commissario Rinaldo Boglietti. Ad oggi, il servizio viene fornito nei giorni di giovedì e di venerdì ed è così articolato: dopo il presidio svolto in prossimità delle scuole durante l’orario di ingresso ed uscita, gli agenti di Polizia Municipale percorrono le zone della città con il furgone dell’ufficio mobile, perlustrandone ognuna per un’ora, soffermandosi in modo particolare nelle frazioni”. Come ha sottolineato lo stesso comandante Cassano, non si tratterà di una semplice presenza, ma i Vigili saranno proprio a disposizione dei cittadini, parleranno con loro e raccoglieranno le segnalazioni di eventuali problemi. Avranno anche il compito di operare un test sui sentimenti relativi alla “percezione della sicurezza”, attraverso la compilazione di un questionario totalmente anonimo, dove verranno poste domande sul rapporto fra cittadino e sicurezza e quali potrebbero essere i correttivi opportuni; i Vigili intervisteranno anche i così detti “soggetti qualificati” che hanno in più una valenza pubblica, figure quali possono essere il parroco oppure il farmacista.

Questo progetto fa parte di un’azione più generale che l’Amministrazione comunale sta cercando di mettere in piedi da tempo, legata al presidio del territorio ed alla sicurezza – ha dichiarato il sindaco Libero Ciuffreda -. Quando parliamo di sicurezza infatti, non ci riferiamo solo ad una maggiore illuminazione delle strade oppure agli impianti di videosorveglianza, che sono sicuramente importanti, ma anche ad una figura come quella del Vigile di quartiere che deve essere riconosciuta come persona di fiducia, legata al Comune. Ringrazio il vice sindaco Massino Corcione, per aver ideato e lavorato alla realizzazione del progetto, insieme al comandante Cassano ed ai suoi collaboratori”.

L'obiettivo è dunque quello di vedere il vigile urbano sotto un’altra veste: non più quella poco positiva di chi ci fa le multe, ma una figura amica, che instaura un dialogo con i cittadini e che si pone all’ascolto delle richieste e delle segnalazioni delle persone. “La sicurezza – ha aggiunto il sindaco - non è data solo dagli impianti di videosorveglianza, ma anche offrendo un senso di vicinanza alle persone. Sono molto contento che il progetto sia nella fase di realizzazione, perché era un punto al quale come Amministrazione tenevamo molto e credo che i cittadini apprezzeranno lo sforzo che i nostri agenti stanno facendo”.

Il nostro compito, attraverso la figura del Vigile di quartiere – ha detto il comandante Michele Cassano -, è quello di essere vicini ai cittadini, rassicurare con la nostra presenza, ascoltare e riportare le criticità agli uffici comunali; perché il nostro vero ruolo, è proprio quello di essere un collettore fra i cittadini e il Comune. Si vorrebbe anche far capire, che noi non siamo solo quelli che ‘fanno le multe’: la Polizia Urbana ha competenze, per esempio, per operare controlli sulle evasioni tributarie o di polizia giudiziaria, ma a Chivasso gestiamo anche il servizio di Protezione Civile, per il quale siamo il punto di riferimento per 27 Comuni del territorio”.

Flavio Giuliano

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