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S. Paolo / Cit Turin | 09 gennaio 2017, 17:34

“Viaggio alla ricerca di un Profeta”, serata torinese con don Ciotti

Venerdì 13 gennaio, alle 18.30, in via Sestriere 34 il Gruppo Abele inaugura un 2017 ricco di incontri

David Maira Turoldo sul set del film

David Maira Turoldo sul set del film

Un servo della Parola sospeso tra fede e poesia. David Maira Turoldo, figura di spicco della chiesa italiana del ’900, coscienza inquieta volta a un cattolicesimo dalle sembianze più umane. È nel suo ricordo che il Gruppo Abele inaugura un 2017 ricco di incontri. Venerdì 13 gennaio, alle 18.30, in via Sestriere 34, don Ciotti introdurrà Viaggio alla ricerca di un Profeta”, videoreportage sulla vita del grande religioso friulano. Presente anche l’autore della pellicola, don Andrea Bigalli.

Primo di un vasto cartellone di eventi in programma a Binaria, il film promuove, attraverso la contaminazione di vari generi, la conoscenza di una figura complessa: partendo dalle sue origini ne ricostruisce il lungo e travagliato percorso di vita, il suo sentire la sofferenza dell'altro e la costante ricerca della pace e della giustizia. 

Personalità poliedrica, cantore di una fede autentica, quotidiana. Tracciare un quadro della sua biografia è un’impresa ardua. Dal quel lontano 1916, quando vide la luce nelle campagne friulane, fino al 1992, quando si spense in una clinica milanese. L’esistenza di Turoldo è costellata da una vastissima sequenza di eventi, interventi, opere. Le sue affermazioni «Ogni guerra è sempre un atto contro la ragione», furono sempre seguite da un impegno concreto. Nel 1943 prese parte attiva alla Resistenza fondando il quotidiano clandestino “L'Uomo”. Nei suoi editoriali promosse le istanze di rinnovamento culturale della Chiesa. Appoggiò inoltre le riforme di Papa Giovanni XXIII e il Concilio Vaticano II. 

Diceva di lui l’amico Carlo Bo: «Padre David ha avuto da Dio due doni: la fede e la poesia. Dandogli la fede, gli ha imposto di cantarla tutti i giorni». Una fede autentica, quindi, purificata da tutta quell’enfasi ed entusiasmo che talora scandivano i suoi versi. Una fede «rocciosa e simile alle pietre della sua terra d’origine», come aveva detto il cardinale Martini nell’omelia della celebrazione funebre a Milano. La costante ricerca di pace e giustizia, binomio inscindibile per la chiesa da lui auspicata, lo rendono attuale ancora oggi.

Andrea Silvestro

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