Economia e lavoro - 25 marzo 2017, 12:30

Nasce Clever, nuovo polo d'innovazione in Piemonte

Ne ingloba altri due, nell'ottica regionale di avere meno poli d'innovazione ma più grandi. Clever è stato presentato presso l'Environment Park di Torino

Nasce Clever, nuovo polo d'innovazione in Piemonte

“C’è un meccanismo legato a una cultura che cambia”, con questa frase Giuseppina De Santis, assessora alle Attività produttive della Regione Piemonte, ha ben sintetizzato la condizione in cui si sviluppa Clever, il nuovo polo di innovazione piemontese per “Energy” e “Clean technologies”, presentato il 23 marzo all’Environment Park di Torino.
“La competitività – ha spiegato l’assessora durante la presentazione – non passa più per i vari comparti produttivi, ma per la capacità di saper adottare tecnologie diverse”. Lo scopo di un polo di innovazione, infatti, è quello di attrarre aziende per aiutarle ad adottare e sviluppare nuovi modi per produrre o fare ricerca, più sostenibili dal punto di vista economico e ambientale.

L’intento della Regione Piemonte, poi, è quello di accorpare i diversi poli di innovazione per averne di meno ma “con un peso specifico maggiore” (da 12 sono già diventati 7). Ed ecco che Clever, infatti, ingloba Polight, gestito e coordinato dall’Environment Park, e Enermhy, gestito dal Consorzio Un.I.Ver. di Vercelli. Nel 2016, peraltro, la competenza territoriale era già stata allargata alla Valle d’Aosta, e difatti alcune aziende che si appoggiano a Clever hanno sede in territorio valdostano. Il risultato è che, ora, il polo raggruppa oltre 250 realtà tra grandi imprese, PMI e Centri di ricerca. L’anno scorso, inoltre, sono state registrate 43 nuove iscrizioni ai programmi di innovazione gestiti e accompagnati dal polo torinese.

“Le iniziative come questa – ha commentato Davide Canavesio, amministratore delegato di Environment Park – contribuiscono a creare un collegamento tra le grandi politiche, i fondi, la ricerca e le PMI che spesso non hanno i mezzi economici per compiere un salto verso l’alto. Qui siamo a 800 metri da Porta Susa e, al momento, ci sono 600 persone che lavorano per oltre 70 aziende. L’obiettivo è la ricerca di nuovi processi industriali come, ad esempio, la “circular economy”, che sarà uno dei maggiori settori di sviluppo per i prossimi 10 anni”.

Si promuovono, infatti, progetti che puntano all’ecosostenibilità delle imprese e del comparto produttivo, con il Piemonte tra i primi posti in Italia per il numero di aziende che si muovono in questa direzione (28,5%, superiore alla media italiana). Secondo i dati di Unioncamere, poi, 5000 persone, nel 2016, sono state assunte in tutta le regione nell’ambito di politiche aziendali “green”.
I poli di innovazione servono a facilitare questi processi. “Su 150 proposte ricevute l’anno scorso – ha aggiunto Davide Da Mosso, direttore di Environment Park – 22 sono diventate dei veri progetti. Sul territorio piemontese ci sono soggetti con altissime potenzialità di innovazione, che vanno individuati e fatti emergere”.
E tra le tematiche che vanno per la maggiore spiccano il biometano o i progetti di alimentazione energetica per i siti isolati (i cosiddetti “off-grid”), un mercato in crescita soprattutto in alcune zone dell’Africa.

Il dato interessante è che, in questo momento, non ci sono più spazi liberi da affittare a nuove aziende all’interno di Environment Park, segno che l’attenzione verso l’innovazione è un tema piuttosto sentito in tutto il Piemonte.
“Diversi progetti – ha aggiunto Davide Vidotto, direttore di Un.I.Ver. – sono nati grazie ai semi gettati negli anni precedenti. L’innovazione non è soltanto creare dei prototipi ma aver risorse qualificate per portare avanti la ricerca all’interno delle imprese”.

Il Polo Clever, che ingloba due poli attivi dal 2009, è un’associazione temporanea di scopo che si sviluppa all’interno di Environmental Park, parco scientifico-tecnologico creato a Torino nel 2000, nell’ambito della trasformazione urbana dell’ex area industriale della zona chiamata “Spina 3”.

Paolo Morelli

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