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Cultura e spettacoli | 01 aprile 2017, 09:30

“Architetture da favola” alla Scuola Holden di Piazza Borgo Dora, a Torino

Domenica 2 aprile 2017, alle ore 16

“Architetture da favola” alla Scuola Holden di Piazza Borgo Dora, a Torino

Da una nuova collaborazione tra la Fondazione per l’architettura / Torino e la Scuola Holden nasce l’iniziativa “Architetture da favola” nella cornice di Biennale Democrazia: domenica 2 aprile alle ore 16 presso la Scuola Holden quattro studenti della scuola di storytelling & performing arts torinese racconteranno con linguaggi narrativi differenti quattro progetti di rigenerazione urbana, che sono stati realizzati anche attraverso il coinvolgimento di cittadini; quattro esempi di trasformazione del territorio a livello fisico, sociale o culturale.

Spesso l’architettura e l’urbanistica sono vissute dai cittadini come lontane quando non incomprensibili, ma in verità sono ciò di cui si fa quotidiana esperienza: case, strade, piazze, uffici, ospedali,… sono frutto di un progetto di cui non sempre si è consapevoli. La ragione forse sta nel linguaggio ed è per questo che la Fondazione per l’architettura / Torino ha scelto di rinnovare la partecipazione alla manifestazione torinese chiedendo aiuto a chi fa della cura delle parole una professione.

Attraverso una call rivolta agli architetti, la Fondazione per l’architettura ha selezionato quattro interventi torinesi:

Binaria Centro Commensale – Fabbrica del Gruppo Abele di Carla Barovetti, Rocco Montagnese (progettisti), Simona Colarusso e Roberto Bogetto (collaboratori) Via Sestriere 34, Torino.

Binaria nasce nel 2016 dalla riconversione di una ex falegnameria di circa 2mila metri quadri, dagli anni ‘70 sede del Gruppo Abele Onlus. Obiettivo dell’intervento è stato offrire ai cittadini della zona San Paolo un luogo di aggregazione, un “centro commensale” proposto come alternativa sociale e culturale alla logica del centro commerciale. Negli spazi di Binaria, aperta 7 giorni su 7, si svolgono incontri e attività eterogenee che coinvolgono i cittadini del quartiere, indipendentemente dalla loro età, restituendo alla collettività quello che era un vuoto industriale.
Il progetto sarà raccontato da Francesca Martino.

Promenade dell’Arte e della Cultura Industriale di Ferruccio Capitani, Rossella Maspoli, Monica Saccomandi Parco Peccei fronte via Cigna 128, Torino.

L’intervento di riqualificazione consiste nell’installazione all’interno del parco Peccei, nel quartiere torinese di Barriera di Milano, di opere d’arte site specific, realizzate dagli studenti di 15 Accademie italiane su iniziativa della Città di Torino, del Politecnico e dell’Accademia Albertina delle Belle Arti di Torino.

Le opere sono state create attraverso il coinvolgimento degli abitanti del quartiere, caratterizzato da grande multiculturalità. Il risultato sono spazi di aggregazione di particolare qualità estetica all’interno dei quali i cittadini possono conoscersi e riconoscersi.

Il progetto sarà raccontato da Natalia Pazzaglia.

Soave sia il vento di Arturo Herrera Via Mottalciata 10/B, Torino.

L’alto e imponente palazzo che si trova alle spalle della galleria Franco Noero, lungo corso Novara a Torino, è l’oggetto dell’installazione realizzata dall’artista Arturo Herrera attraverso il coinvolgimento degli abitanti.

Con l’obiettivo di incidere sul paesaggio del quartiere di Barriera di Milano, l’intervento, realizzato nel 2016, ha trasformato la regolare trama di balconi del retro dell’edificio in un collage di stampe su stoffa che ritraggono ballerini su sfondi dalle tinte vivaci. In questo modo l’intero edificio si è trasformato in un’opera stereoscopica composta da immagini colorate che si muovono nel vento.
Il progetto sarà raccontato da Elisa Leoni.

Laghetti Falchera di Servizio Grandi Opere del Verde (Coordinatore del Progetto), Servizio Ambiente, Servizio Mobilità, Circoscrizione 6, Comitato Falchera e Gruppo IREN SpA
Falchera, Torino.

Obiettivo dell’intervento è recuperare e riqualificare un sito a nord-est di Torino, fortemente compromesso sia a livello ambientale che sociale, trasformandolo in un parco multifunzionale di 420 ettari. Il risultato è duplice: la rifunzionalizzazione dell’area vicina i laghetti con la creazione di spiaggia urbana, anfiteatro inerbito e un percorso con passerella sul laghetto, aree per il gioco e per il fitness e percorsi didattici e una porzione di territorio dedicata agli orti urbani. L’intervento ha coinvolto diversi soggetti, privati e pubblici e rappresenta un tassello significativo per la riqualificazione ambientale e sociale dell’area Falchera. Il progetto sarà raccontato da Andrea Falcone.

Al termine delle presentazioni la parola passerà al pubblico che votando con una pallina da ping pong colorata sceglierà la narrazione e il progetto più convincente decretando il vincitore di questa democratica competizione.

Sul palco, insieme ai narratori, sarà presente il moderatore Pier Giorgio Turi e due esperti di comunicazione e di progettazione con il coinvolgimento dei cittadini:

Roberto Maria Clemente lavora nel campo della comunicazione visiva e del design. Insegna

C.S.

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