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In Breve

| 15 ottobre 2017, 04:00

Ricette di salute: i bambini hanno diritto a movimento e “lentezza”

Arriva quest’oggi una Ricetta di Salute ricca di preziosi consigli per tutti i genitori che sperimentano i primi approcci alla “conquista del mondo” dei loro piccoli, insieme alla Dr.ssa Francesca Rossi, Specialista di Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva presso l’Ospedale Infantile “Regina Margherita” di Torino.

Ricette di salute: i bambini hanno diritto a movimento e “lentezza”

Un tema spesso sottovalutato, ma di assoluta importanza; ecco alcuni consigli:

 

(TRATTO DAL LIBRO, “Ricette Favolate di Fata Zucchina
Ricette di Salute – I bambini hanno diritto a movimento e “lentezza””)

Se è vero che ogni bimbo ha i suoi tempi, è altrettanto vero che - entro una certa età - ogni bambino deve raggiungere delle capacità e una certa autonomia motoria e linguistica. In che modo i genitori possono interagire positivamente con questa propensione alla “conquista del mondo”? L’attività fisica è un aspetto essenziale in età evolutiva, tanto da essere riconosciuta dalle Nazioni Unite come un diritto fondamentale di bambini e ragazzi. Dalla prima infanzia all’adolescenza, una corretta attività fisica, unita a un’alimentazione equilibrata, garantisce il mantenimento di un peso corporeo adeguato, promuove una crescita armonica del corpo sviluppando forza, agilità e resistenza. Oltre alla sfera puramente fisica, l’attività motoria ha un ruolo determinante in termini psicologici, educativi e sociali. Nei bambini più piccoli, stare e giocare in mezzo agli altri insegna la socialità, la lealtà, l’amicizia, il rispetto delle regole e l’accettazione delle sconfitte: tutti aspetti fondamentali nel processo di crescita. Nei bambini più grandi, praticare attività fisica è un ottimo modo per sviluppare il senso dell’organizzazione, la modalità di lavoro per obiettivi, la cooperazione e lo spirito di gruppo. Le funzioni motorie e quelle psicologiche sono quindi intimamente connesse, quasi un tutt’uno: per questo è fondamentale indagare i processi di maturazione di un bambino leggendo ogni suo movimento non come un atto fisico fine a stesso, bensì come parte di un processo relazionale di incontro con l’altro. L’esperienza del movimento non è che l’incarnazione della voglia di esplorare, imparare e conoscere che accomuna tutti i bimbi, facendo emergere chiaramente la loro curiosità e apertura verso il mondo esterno. I bambini sono corpo ed emozioni in movimento: spesso, comunicano proprio attraverso le scelte posturali, o mostrando che sanno fare attività motorie complesse (capriole, ruota...) per affermare le loro abilità. Allo stesso modo, ogni bambino trasforma il suo aspetto fisico di pari passo con il suo cervello, che acquisirà la capacità di assorbire informazioni, fare scelte, programmare azioni e comportamenti in relazione agli stimoli ricevuti dal suo ambiente di appartenenza. Proprio per questo, in età evolutiva, la giornata deve essere cadenzata da “tempi del fare” ben chiari e distinti, evitando che televisione e giochi digitali diventino gli attrattori preponderanti, o che l’attività fisica sia limitata a quella scolastica, o a quella degli sport di squadra. Ma una passeggiata nel parco deve essere vissuta come un contatto libero tra l’ambiente e il proprio corpo, non come una prestazione da quotare con un’applicazione contapassi. Sempre più bambini, iperstimolati e addestrati a primeggiare, si scoprono infatti incapaci di trovare la forza di reagire di fronte ad una delusione, anche delle più comuni, e di ritrovare la strada verso se stessi. Ma cosa viene chiesto loro in partenza? Di essere sempre più intelligenti, dotati, abili e “performanti”, mettendo davanti alla dimensione della persona, la loro identità di “consumatori” di attività. La “prova del nove” arriva una volta raggiunta l’età scolare, quando gli impegni obbligano i bambini a stare molte ore seduti sui banchi di scuola, riducendo ulteriormente il tempo dedicato allo svago e al movimento. Di qui, il passaggio alla sedentarietà è dietro l’angolo, e porta solitamente con sé un aumento di peso, alimentato dalla tendenza comune ad assumere quantità eccessive di grassi e zuccheri. In questa “lotta contro il tempo”, il buon esempio dei genitori resta fondamentale: il processo imitativo, tipico dell’età evolutiva, porta i bambini ad osservare ciò che fanno mamma e papà e a riprodurlo. Quindi, la famiglia va educata insieme, innescando un circolo virtuoso che stimoli tutti i suoi componenti a condividere comportamenti salutari, dall’uso del corpo in maniera creativa e comunicativa, al fare una passeggiata per piacere, e non per dovere.

MENU’ DELLA PROSSIMA SETTIMANA

In arrivo domenica prossima una ricetta con il “superfrutto” che sta facendo sempre più parlare di sé, paladino del #PuroPiacere: Nergi! SuperCheffo (alias Alessandro Pavesio) ci guiderà passo a passo nella preparazione di un risotto baby-friendly, con un pieno di vitamina C grazie all’originale accostamento tra Nergi e arancia. Imperdibile, per tutta la famiglia!

 

Per leggere lo scorso episodio della rubrica, clicca qui:

TargatoCN: bit.ly/2wKId58

Torino Oggi: bit.ly/2yCFkYv

Savonanews: bit.ly/2gpGfB0

Sanremonews: bit.ly/2y7aS80

 

 

Dove si può acquistare il Bilibro?

Per scoprire tutti i contenuti del bilibro di Renata Cantamessa (alias Fata Zucchina) “Il Mistero del Grandalbero – Ricette Favolate di Fata Zucchina”, si può acquistare su Arabafenicelibri.it (http://bit.ly/2nAOXAp), presso tutti i negozi Coop o ordinandolo alla propria libreria di fiducia.

 

Quanto costa? A chi sono destinati i proventi della vendita?

Il prezzo è di 10€. I proventi raccolti dalla vendita (2€ a libro) saranno donati in Piemonte a favore del progetto F.A.T.A. di Fuoriterapia Assistita con Animazione dell’Ospedale Infantile “Regina Margherita”, in collaborazione con l’Associazione Onlus “La Collina degli Elfi” di Govone d’Alba. Il ricavato di Liguria e Lombardia sarà rispettivamente devoluto all’Ospedale “Gaslini” di Genova e alla Fondazione “De Marchi Onlus” di Milano.

 

Scorri al fondo della pagina per consultare la scheda di presentazione del libro.

 

Contatti

E-mail: renata@fatazucchina.eu

Sito web: www.fatazucchina.net

Pagina Facebook: Renata Cantamessa – Fata Zucchina

Instagram: @fatacantamessa

Twitter: @RCantamessa

Youtube: Renata Cantamessa – Fata Zucchina

 

Chi è Renata Cantamessa?

Giornalista di carta stampata e web, autrice e conduttrice radio-televisiva, doppiatrice

di cartoon, ghostwriter e project-manager, cresce professionalmente nel settore della

cooperazione. Opera in modo trasversale su comunicazione e multimedia-marketing, con specifica attenzione attorno ai temi strategici dell’agroalimentare, della territorialità, del benessere e della sostenibilità. Oltre al mondo della cooperazione e dell’agricoltura (ortofrutta in primis), collabora attivamente con la GDO-Grande Distribuzione Organizzata italiana, la Sanità Pubblica (Asl territoriali), l’Università degli Studi di Torino, gli Istituti di Istruzione Superiore a indirizzo agrario-alberghiero e con l’USR-Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte, con un coinvolgimento sulla progettazione dell’attività formativa di alternanza scuola-lavoro. Dal 2013 veste la “nuova identità” di Fata Zucchina, da lei creata e impersonata come icona moderna del Food&Wealth (Health + Welfare) per divulgare nuovi modelli di integrazione e consumo nella relazione tra persone e territorio.

 

Chi è Fata Zucchina?

E’ la prima “fata agricola” italiana, proposta come modello smart di avanguardia al femminile, per ricordare che le donne possono essere un importante veicolo di innovazione in agricoltura. Un omaggio diretto a quell’oltre 70% di lavoro agricolo che - nel mondo - è realizzato da generazioni di donne rurali. Ma non solo: la “bacchetta magica” di Fata Zucchina – ovvero la sua divulgazione attraverso progetti che diventano rubriche, come “Il Bugiardino di Fata Zucchina”- si rivolge per antonomasia al settore primario, come snodo centrale di una “nuova economia”. C’è dunque l’Agricoltura con l’iniziale maiuscola al centro del cuore di questa fata rurale, cioè quel Made in Italy fatto di terra variegata, mani laboriose e grandi intelligenze, che ha bisogno di tornare a simpatizzare con le famiglie e di giocare con i bambini, accendendo la loro voglia di fare, di immedesimarsi e costruire; educandoli a trattare i frutti della terra come nuovi “amici” e a seminare una felicità fatta di beni relazionali, tradizione e innovazione.

 

Immagine copyright-free

 

Renata Cantamessa

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