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Attualità | 20 novembre 2017, 07:00

Alberi di Natale? Veri e da ripiantare

In questi giorni a Torino vengono piantati 600 alberi di fronte all’ inceneritore del Gerbido. Un bel gesto perché una foresta che cresce fa poco rumore ma migliora il mondo in cui viviamo.

Alberi di Natale? Veri e da ripiantare

Manca un mese a Natale. E’ tempo di preparativi e di addobbi. E allora – riprendendo la proposta di un paio di settimane fa, quella di piantare alberi dopo gli incendi nel Torinese e nel Cuneese – ecco un altro suggerimento concreto.

Addobbiamo nelle nostre case alberi di Natale veri, non quelli finti e di plastica ma attrezziamoci fin da adesso a trovare il modo, dopo l’ Epifania, per restituirli alla Natura. Insomma reimpiantiamoli nei nostri boschi distrutti dal fuoco.

Una bella proposta e propoganda per i  vivai commerciali, ne conosco parecchi che già lo fanno. Vendono  abeti in vaso per poi ritirarli a gennaio. E ci pensano loro a ripiantarli nei boschi con tanto di foto-ricordo.

Ma il suggerimento va anche ai Comuni e ai Consigli di Circoscrizione delle nostre città: attrezzatevi per il ritiro dei pini dopo il Natale e pensate ad  organizzare una gita con i bambini delle elementari con  “festa degli alberi” nel nuovo anno, una sorta di gemellaggio con un bosco bruciato nei mesi scorsi, durante la quale si procederà al reimpiantamento degli alberi.

In questi giorni a Torino vengono piantati 600 alberi di fronte all’ inceneritore del Gerbido. Un bel gesto perché una foresta che cresce fa poco rumore ma migliora il mondo in cui viviamo.  

Beppe Gandolfo

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