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Economia e lavoro | 12 dicembre 2017, 18:28

L'export piemontese scavalca la Muraglia: il giro d'affari verso la Cina è cresciuto del 50%

Nei primi nove mesi del 2017 numeri in progresso per tutte le provincie e per tutti i comparti, nella nostra regione: un +8,9% medio che si piazza al di sopra della media nazionale

L'export piemontese scavalca la Muraglia: il giro d'affari verso la Cina è cresciuto del 50%

Un colpo di reni come se ne vedono raramente. Se in tempi recenti le esportazioni piemontesi avevano registrato qualche segnale di affanno, al termine dei primi nove mesi del 2017 il saldo è ampiamente positivo, addirittura al liminte della doppia cifra. A conferma di un periodo in cui già i primi due trimestri avevano lanciato segnali piuttosto incoraggianti.
Con un giro d'affari di 35,6 miliardi di euro, infatti, la performance rispetto allo stesso periodo del 2016 è da capogiro: un +8,9% che distanzia anche il dato nazionale, per quanto positivo, fermo al +7,3%.

Dati che, oltre a confermare il Piemonte come quarta regione esportatrice in Italia, con una quota di quasi l'11% sull'export nazionale e in crescita di qualche decimale sul 2016, ci vede fare meglio delle "concorrenti", visto che la Lombardia ha fatto +7,3%, mentre l’Emilia Romagna e il Veneto si sono fermate ancora più in basso, rispettivamente a +5,8% e +5,1%.

“I primi nove mesi di questo 2017 sono stati importanti per la nostra regione - commenta Ferruccio Dardanello, presidente di Unioncamere Piemonte  . Un risultato fatto di impegno e ‘saper fare’ tipici dei nostri imprenditori, oltre che di capacità di adattamento e innovazione di qualità: uomini e donne che non si sono arresi di fronte alle numerose difficoltà".

Bene soprattutto il comparto della meccanica, secondo settore per peso sulle esportazioni regionali, che ha registrato una variazione tendenziale positiva dell’11,2%. I mezzi di trasporto, che da soli generano poco meno di un quarto delle esportazioni regionali hanno segnato uno sviluppo dell’export dell’8,9%, mentre l’industria alimentare, con una crescita del 9,4%, ha manifestato un incremento superiore al dato medio regionale. Bene anche metalli (+9%) e chimica (+14,4%). Leggermente meno intensi gli aumenti di gomma plastica (+3,5%) e tessile (+1,4%).

Per quanto riguarda i mercati di sbocco, nei primi 9 mesi del 2017 il bacino dell’Ue-28 ha attratto il 57,7% dell’export regionale, un peso inferiore rispetto allo stesso periodo del 2016 (58,4%). Parallelamente la quota di export indirizzata ai mercari Extra Ue-28 si è attestata al 42,3%, contro il 41,6% registrato nel periodo gennaio-settembre 2016. Bene soprattuto la Francia, primo partner commerciale della regione, ma anche Germania, Spagna, Belgio, Polonia e Regno Unito. Nella zona extra-Ue spiccano gli Usa, ma la crescita più importante ha riguardato la Cina: +50%. In crescita anche l’export verso Messico (24,4%) e il Russia (21,6%).

A livello territoriale si rilevano incrementi per tutte le realtà provinciali. Torino è cresciuta del 5,9%. Prima della classe Alessandria (+18,3%), mentre Novara (+7,1%) è stata le meno "vivace", ma comunque positiva. Cuneo ha fatto registrare un +10,6%.

Massimiliano Sciullo

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