Dai tanti, troppi brindisi, pranzi e cenoni di queste giornate di festa, mi è rimasto ovviamente qualche chilo in più insieme a una strana sensazione.
Quasi sempre nei piatti mi sono state servite frutta e verdure decisamente fuori stagione. Pomodori, peperoni, zucchine, e ancora fragole, mirtilli, more e addirittura ciliegie.
Capite? Ciliegie a Natale.....
Per non parlare dei negozi: ovunque un trionfo di primizie; tranne le angurie ho visto proprio di tutto.
Oggi abbiamo a disposizione i prodotti del mondo senza aspettare la stagione giusta, basta aver denaro e si può comprare tutto, sempre, in ogni giorno dell'anno.
Così però viene a mancare quel senso dell'attesa che - quando eravamo bambini - faceva aumentare quel desiderio che scaldava i nostri cuori.
Ricordo ancora la gioia nel vedere e nell'assaporare le prime ciliegie sui banchi del mercato rionale dove accompagnavo la mamma a fare la spesa.
Senza considerare i danni all'ambiente che si causano nel coltivare fuori stagione certi prodotti in serra.
Poi ci scandalizziamo e protestiamo per i 2 centesimi al sacchetto di frutta e verdura, senza prestare attenzione a quel che mettiamo nelle buste di plastica.
Produrre un chilo di ciliegie a gennaio ci costa sicuramente di più, in termini di inquinamento e denaro, rispetto ai due centesimi di euro.