Si torna a parlare di Alessandro Avenati, l'imprenditore di Moncalieri che da anni sta lottando per riavere il figlio avuto dall'ex compagna Nina Kuluz, fuggita in Croazia con il piccolo.
Nella serata di ieri, sabato 13 gennaio, la donna (condannata in primo grado per il rapimento del bimbo), è stata fermata e identificata a Torino. Ma era da sola: del piccolo nessuna traccia, verosimilmente lo aveva lasciato in Croazia. Ed allora Avenati ha sbottato: "E' una vergogna, non riusciamo a riportare un bambino a casa sua in Italia",ha commentato sulla sua pagina Facebook.
Il padre, al quale tanto il Tribunale di Torino quando quello di Spalato hanno affidato il piccolo conteso, non ha mai potuto riabbracciarlo. Fino ad ora la riconsegna, già saltata una prima volta nel giugno 2017, è rimasta lettera morta.
Nina Kuluz è stata fermata ieri dopo una segnalazione anonima. Nei suoi confronti nessun ordine di cattura per cui, dopo l'identificazione, è stata rilasciata. E il dramma di Alessandro Avenati, di un padre che non riesce a riavere suo figlio, continua.