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Politica | 16 febbraio 2018, 12:21

Programmazione 2018, in Circoscrizione 2 manca il numero legale

Salta l'approvazione della delibera per la non uniformità della maggioranza. Sul piatto, anche due emendamenti contro l'associazionismo nazifascista e la maggiore trasparenza nell'erogazione dei contributi

Programmazione 2018, in Circoscrizione 2 manca il numero legale

Un piano vasto e articolato, giudicato irrealistico dalla minoranza, che tuttavia non ha superato neanche il vaglio dei suoi proponenti. Tra i punti all'ordine del giorno del consiglio della Circoscrizione 2 ieri sera, compariva l'approvazione della programmazione annuale per il 2018, già presentata in una precedente commissione da tutta la giunta Pd; ma, al momento di votarla, dopo una discussione accesa da numerose critiche, ecco saltare il numero legale dai banchi della maggioranza, concludendo tutto con un nulla di fatto.

Una delibera che ha suscitato non poche polemiche, tanto da subire la proposta di diversi emendamenti da parte della minoranza. Ieri, tuttavia, c'è stato il tempo di analizzarne solo due, presentati da Juri Bossuto di Torino in Comune. Modifiche importanti, con ripercussioni fondamentali sul piano sociale, politico e lavorativo della Circoscrizione 2.

Alle linee guida per le attività dell'anno in corso, infatti, si richiedeva in primis di aggiungere il divieto di concessione di spazi o contributi ad associazioni i cui valori o simboli si richiamassero al nazifascismo. A seguire, il fatto di portare in consiglio le delibere con contributi uguali o superiori a 2500 euro, al fine di garantire una maggiore trasparenza per tutti i consiglieri, non demandando esclusivamente alla giunta Pd il potere decisionale. Approvati questi, ci si è incagliati sul terzo, che riguardava la tutela degli operatori di cooperative e associazioni sul territorio, spesso vincolati a contratti a chiamata non duraturi. Ma, con due assenze e una disparità di voti nella maggioranza, il consiglio si è chiuso prima del previsto, procastinando l'approvazione delle linee guida a data da definirsi.

Un programma annuale che tocca tutti gli ambiti gestiti dalle commissioni della Circoscrizione 2, ma, a detta della minoranza, con una visione non razionale della sua effettiva attuabilità. Per ragioni economiche, soprattutto.

Si vuole puntare, ad esempio, sulla valorizzazione della cultura, riallacciando i rapporti con l'università per cicli di conferenze aperte ai cittadini; tenere in piedi l'ecomuseo, uno dei pochi in città ancora aperto; proseguire il rapporto con le case del quartiere e rimettere in sicurezza il polo culturale di via Ada Negri; promuovere i progetti anziani al pari dell'aggregazione giovanile; incrementare lo sport, magari coinvolgendo le scuole in tornei di diverse discipline.

C'è poi la volontà di analizzare il tema del lavoro dal punto di vista delle nuove povertà, contando sulla Fondazione Mirafiori per l'attivazione di nuovi tirocini, e favorire l'attività dei servizi sociali, sperando contestualmente di aprire un nuovo spazio famiglie in corso Sebastopoli.

E, per quanto riguarda l'ambiente e la viabilità, riproporre l'abbattimento della barriere architettoniche, istituire delle zone 30, arrivare ad avere tre o quattro tagli del verde all'anno, per non ritrovarsi, come nel 2017, completamente travolti dalla crescita incontrollata delle piante.

Insomma, un progetto vastissimo, con le relative previsioni di spesa. Si valuta di coprire i costi con 1 milione e 430 mila euro, cifra che vede un aumento di circa 382 milioni rispetto al 2017. Conti cui stanno ben attenti i consiglieri della Due del Movimento 5 Stelle: “Quest'anno c'è stato un disavanzo di 390 mila euro rispetto ai soldi messi a disposizione dal Comune, soprattutto per il verde pubblico. Soldi che potevano essere investiti laddove ce n'era più bisogno”.

E guardando alle proposte per il 2018, la capogruppo Rita Grimaudo afferma: “Non è giusto illudere così le persone, questi progetti sono completamente inverosimili. Già il resoconto del 2017 ci era giunto non firmato, senza indicazioni di chi lo aveva prodotto, privo di dettagli sui conti fatti. Ora la priorità è rientrare nelle spese. Il Comune ha un buco di bilancio enorme lasciato dall'amministrazione precedente, ora i conti devono andare in pareggio”.

“È da ottobre che rivolgiamo richieste alla sindaca per capire se questa previsione di attività per il 2018 è realistica, ma ancora non abbiamo ricevuto risposta”, ha replicato la presidente Luisa Bernardini. “La circoscrizione non ha un bilancio proprio, ma parte di quello comunale”. E aggiunge una promessa: “Mi assumo l'impegno di convocare una commissione esclusivamente dedicata al rendiconto del 2017, per spiegare realisticamente di quali cifre stiamo parlando”.

Manuela Marascio

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