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Attualità | 26 febbraio 2018, 11:00

Venerdì 2 marzo i “Ritorni” di Giuliano Fantini a Villar Fioccardo

Ventuno racconti, ventuno storie che parlano amicizia, di occasioni mancate e, soprattutto, d'amore

Venerdì 2 marzo i “Ritorni” di Giuliano Fantini a Villar Fioccardo

Ventuno racconti, ventuno storie che parlano amicizia, di posti dell'anima, di occasioni mancate e, soprattutto, d'amore. C'è tutto questo in Ritorni, la raccolta di racconti che Giuliano Fantini pubblica presso l'editore valsusino Graffio, secondo libro dopo La maschera e altri racconti, stampato anni fa da Carta e Penna.

Nato nel 1947 nel modenese, Fantini vive ad Almese da decenni e ha messo radici profonde nel “capoluogo” della Valmessa. È tra i fondatori dell'associazione ArcA, Arte, archeologia e cultura ad Almese, della quale è presidente, ed ha lavorato alla realizzazione di alcuni progetti, mostre, spettacoli e incontri, realizzati dal sodalizio almesino.

Giuliano Fantini scrive dagli anni del liceo ed è uno scrittore di racconti, anche se la poesia lo tenta spesso. Alcuni suoi racconti sono stati segnalati in concorsi letterari e ad Almese aveva presentato anni fa la sua prima raccolta. Ritorni può essere considerato il libro che sintetizza l'idea di scrittura di Fantini, non tanto dal punto di vista tecnico quanto dei temi attorno ai quali si sviluppano le sue storie, legate da un filo che narra amori perduti o mai realizzati, amicizie che restano per sempre e luoghi che rimandano a posti dove l'anima ha soggiornato a lungo o anche solo per un istante.

L'autore vive ad Almese e le sue origini sono emiliane in un paese, Medolla, che ha lo stesso numero di abitanti della località piemontese. Non appare quindi casuale che i luoghi in cui i personaggi dei suoi racconti vivono, amano e ricordano, sono raccolti, intimi. I luoghi sono importanti per Giuliano Fantini. Il respiro della casa, uno dei racconti di Ritorni, parla di un posto dell'anima, dove sono le radici e dove il ritorno ha il senso di una rivincita sulla vita.

I personaggi dei suoi racconti si muovono in un'atmosfera rarefatta, impalpabile, dove la realtà sconfina spesso nella fantasia. L'epilogo è a volte spiazzante, ma lo scrittore non ricerca “effetti speciali”, bensì la sintesi per comunicare uno stato d'animo, un “finale di partita” che in realtà lascia aperte domande e ferite.

Giuliano Fantini ama molto Dino Buzzati e c'è qualcosa nelle sue storie del realismo magico dell'autore de Il deserto dei tartari. Ne sono un esempio i racconti Ritorno, Il mantello dei sogni, Un mondo parallelo, La Dama in rosa, Il mozzicone di sigaretta. Il finale di quest'ultimo non è solo un formidabile colpo di scena narrativo, ma contiene uno straordinario potere di suggestione degno della migliore narrativa “surreale”.

C'è poi un altro elemento che caratterizza il lavoro narrativo di Giuliano Fantini, una malinconia che potrebbe quasi far pensare al crepuscolarismo. Ma la sua visione del mondo non è segnata dal pessimismo, i suoi protagonisti non sono inclini allo sconforto. C'è invece serenità, anche là dove l'amore è perduto o coloro che sono stati amati non ci sono più. Perché le cose, le persone, i sentimenti, possono ritornare. Anzi, in fondo non se ne sono mai andati. Gabriella, al centro del racconto Il profumo delle rose, abita sempre nella medesima casa e le rose hanno sempre lo stesso profumo. Certo, il ritorno può essere una delusione, l'impossibilità di riafferrare ciò che è stato di un'amicizia. A meno che non sia tutto etereo, come il filo di fumo prodotto da un mozzicone di sigaretta. 

C'è nostalgia nelle storie di Giuliano Fantini, quella che fa ritornare sui luoghi in cui si è stati felici o che fa ricordare persone con le quali si sono sperimentati attimi di felicità, anche solo immaginati. Si legga a questo proposito Il rumore della pioggia: il ricordo degli amici, della Pensione Sorriso, di quella musica che parla d'amore. Eppure non c'è traccia di rimpianto. Piuttosto la consapevolezza del valore, buono o cattivo, di ciò che è stato.

L'amore è, alla fine, il vero protagonista dei racconti di Giuliano Fantini. L'amore per una donna, si chiami Michela, Mariangela, Barbara, o Anna, ma anche quello contenuto in un'amicizia. L'amore che può nascere da una comune sventura o l'amicizia che resiste nel tempo e va oltre la morte.

Nelle prossime settimane Giuliano Fantini presenterà il suo libro durante una serie di incontri coi lettori. Intanto, Ritorni (Edizioni del Graffio, pag 144, € 12,50) è acquistabile nelle librerie e su Ibs. Il primo appuntamento è venerdì 2 marzo alle ore 20 presso la Cascina Roland di Villar Fioccardo.

“Ritorni”, pubblicato dall’editore Graffio di Borgone, segue, a distanza di qualche anno, “La maschera e altri racconti” edito da Carta e Penna. Dialogherà con l’autore la giornalista Anna Olivero.

c.s.

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