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Sanità | 06 aprile 2018, 00:01

Moncalieri, inaugurate le nuove sale operatorie dell'ospedale Santa Croce (FOTO E VIDEO)

Il gioiello è rappresentato dalla nuova gamma camera, che permette esami scintigrafici e morfologici. La soddisfazione del direttore generale dell'Asl To5 Massimo Uberti: "Obiettivo centrato senza aggravio di spese". Chiamparino: "Esempio di come la politica può aiutare a risolvere i problemi"

Moncalieri, inaugurate le nuove sale operatorie dell'ospedale Santa Croce (FOTO E VIDEO)

Dopo tre anni, riaprono finalmente le sale operatorie dell'ospedale Santa Croce di Moncalieri. I pazienti del territorio non saranno più costretti ad andare a Chieri o a Carmagnola, o ad attendere la nascita del nuovo ospedale unico.

Per questo, "oggi, un giorno atteso da tempo, è un giorno di festa per tutti noi", ha detto il sindaco Paolo Montagna. Per la città, ma per tutta la Regione, visto che erano presenti sindaci della zona, consiglieri, amministratori, l'assessore alla Sanità Antonio Saitta e il Governatore del Piemonte Sergio Chiamparino. A fare gli onori di casa Mssimo Uberti, direttore generale dell’Asl TO5, che alla presenza di tutto l'apparato medico e amministrativo dell'ospedale ha inaugurato il nuovo blocco operatorio e i nuovi spazi di Otorinolaringoiatria ed Endoscopia con la gamma camera della struttura di Medicina Nucleare. Nella seconda metà del mese di parile tutti i servizi diventeranno friubili per i cittadini, con l'endoscopia già attiva dall'agosto scorso e otorino dalla giornata odierna. La soddisfazione è stata constatare come, per una volta, siano stati (quasi) rispettati i tempi e senza che ciò abbia portato ad un aumento della spesa prevista.

I lavori effettuati dall’Asl To5 si sono conclusi nei giorni scorsi: sono state progettate e costruite tre nuove sale operatorie con locali connessi e nuovo servizio di sterilizzazione, ricollocati e ammodernati i servizi di Otorinolaringoiatria ed Endoscopia (quest’ultimo in funzione già dalla scorsa estate), già realizzata e attivata la sala dell’emergenza, ai cui lavori è stata data precedenza per poter garantire il prima possibile il trattamento delle emergenze chirurgiche di Pronto soccorso. Nuovi e rinnovati gli spazi dell’ambulatorio dell’Otorinolaringoiatria ai quali si accede proprio davanti all’ingresso principale. I questi, troverà spazio, nel prossimo futuro, l’accettazione di tutte le specialistiche ambulatoriali che hanno sede al Santa Croce.

Il costo complessivo di tutti i lavori è stato pari ai 2,9 milioni di euro preventivati, senza sforamenti di spesa e comprendendo anche il rinnovamento totale di tutte le attrezzature del blocco operatorio. "L'obiettivo è stat centrato, rispettando quasi per intero i tempi previsti (la consegna doveva essere fatta entro Natale, ndr) e senza aggravi di spesa rispetto a quanto previsto", ha detto con soddisfazione Massimo Uberti. Dei quasi tre milioni stanziati, circa 600 mila sono stati utilizzati per l’acquisto delle apparecchiature e arredi e, parte, anche per la ristrutturazione dei nuovi spazi della struttura di Otorinolaringoiatria e dell’Endoscopia. La nuova area per l’attività endoscopica di 130 mq circa è stata interamente ristrutturata, ampliata mediante la demolizione di una scala interna, e completamente ricostruita per quanto riguarda gli impianti e le pareti interne prefabbricate della sala esami.

 “Questo intervento era assolutamente necessario – commenta l’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta -. Non realizzare le nuove sale avrebbe portato alla chiusura dell'ospedale di Moncalieri, sia per ragioni normative sia per ragioni di sicurezza delle cure, e dunque all’interruzione dei servizi. Servizi che in futuro verranno ulteriormente rafforzati con l’entrata in funzione del nuovo ospedale unico dell’Asl TO5”.

Le attività nei nuovi reparti saranno avviate entro la fine del mese di aprile, al termine della bonifica finale e della sterilizzazione del blocco operatorio. “Oggi inauguriamo opere importanti per ammodernare l'ospedale di Moncalieri e per ridare piena operatività ai reparti chirurgici dell'intera Asl – ha illustrato Massimo Uberti Direttore generale dell’Asl TO5 - E' un impegno che con la Regione Piemonte abbiamo assunto nel percorso per giungere alla realizzazione del nuovo ospedale: mantenere in stato di massima efficienza gli attuali ospedali sino alla apertura del nuovo presidio ospedaliero. La nuova Gamma camera, infatti, permette di ammodernare la dotazione tecnologica del servizio di Medicina Nucleare con un'attrezzatura assolutamente all'avanguardia. Rappresentano oltre che il rilancio dell'attività chirurgica dell'ospedale di Moncalieri e dell'intera Asl, la condizione per poter mantenere in funzione l'intero ospedale, garantendo i servizi previsti per i cittadini.  La mia personale gratitudine va a tutti i colleghi della Asl, al personale tecnico ed amministrativo che ha seguito la realizzazione di lavori estremamente complessi  in una situazione strutturale problematica ed in un ospedale  che ha continuato a funzionare regolarmente”. E per questo, a nome di tutti coloro che hanno lavorato in questi tre anni, Uberti ha ringraziato e donato un mazzo di fori alla caposala Margherita Baudracco.  

 Di ospedale e di unità di intenti verso la realizzazione del nuovo ospedale ha fatto accenno nel suo intervento il Presidente Sergio Chiamparino che ha sottolineato il senso di responsabilità che deve coinvolgere tutte le forze politiche per la salvaguardia della salute dei cittadini. “Nel nuovo ospedale sarà concentrata la tecnologia per i grandi interventi e le emergenze ma molta attenzione sarà sempre rivolta alla strutture che erogano servizi sul territorio”.

 Soddisfazione è espressa anche dal Sindaco della Città di Moncalieri, Paolo Montagna: “Con l’inaugurazione del nuovo blocco operatorio, del nuovo servizio di Otorinolaringoiatria e del servizio Endoscopia, la Regione continua a mantenere i propri impegni. Come abbiamo spesso detto, sin dal 2015 insieme alla Regione e al Direttore Massimo Uberti che ringrazio, abbiamo inteso lavorare su più fronti: da un lato l’ammodernamento dei servizi dell’ospedale Santa Croce e in prospettiva il loro rafforzamento con la costruzione dell’ospedale unico dell’area sud di Torino. Questa tappa ribadisce ancora una volta che il cammino è tracciato e noi siamo al lavoro per fare la nostra parte”. E , nell'occasione, ha ricordato "i risolini che c'erano stati tre anni fa, al momento della chiusura: si diceva che lo stop delle sale operatorie sarebbe stato il preludio della chiusura del Santa Croce. E invece eccoci qui, in questo giorno, mentre domani ci incontreremo in Regione per deliberare sullo studio di fattibilità del nuovo ospedale unico". Un impegno, come ha ricordato Chiamparino, già "finanziato e garantito, al di là di chi guiderà poi la Regione dal prossimo anno".

Perché i politici passano, le giunte cambiare colore e composizione, "ma certi impegni vanno rispettati". Gli ospedali e la sanità non possono attendere.

 Il nuovo blocco operatorio in numeri

 L’intervento ha previsto la realizzazione di 3 nuove sale operatorie di cui 2 in classe ISO5 (impianto aria a flusso unidirezionale per interventi di protesi) ed una in ISO 7 (per interventi di chirurgia generale) ciascuna con una superficie maggiore di 40 mq. La finitura delle pareti della sala è in materiale Corian con presenza di vetrate stampate.

 Ciascuna sala è servita da un locale di preparazione pazienti e da un locale lavaggio chirurghi.

 Completano il nuovo blocco operatorio l’area di risveglio dimensionata per tre pazienti ed il corridoio dello sporco, esterno alle sale e collegato alla nuova centrale di sterilizzazione.

 La nuova centrale di sterilizzazione prevede un locale di ricevimento e lavaggio strumenti, un locale di confezionamento ed il locale di scarico del materiale sterile con relativi depositi. Sono state fornite 2 apparecchiature lava strumenti e 3 sterilizzatrici.

 Il nuovo blocco operatorio sviluppa una superficie complessiva di mq 1.065,00 così suddivisa:

  • Sala emergenza con locali spogliatoio, deposito, corridoio sporco ed ingresso pazienti  realizzati nell’anno 2016 per circa mq  345,00
  • 3 nuove sale complete dei locali accessori per circa mq  570,00,00
  • nuova centrale di sterilizzazione per circa mq  150,00

 Il monitor con sistema “touchless o gestuale” all in one

 Le sale sono state realizzate con i comuni sistemi di sostegno ed alimentazione (pensili di anestesia e chirurgia), con tutte le predisposizioni di rete ed i sostegni per l’inserimento di sistemi computerizzati. Con due assolute novità per l’Asl:

1)  al centro della parete serigrafata, senza soluzione di continuità, è stato previsto un monitor – computer all in one che consente il richiamo in sala di tutti i dati e le immagini del paziente; definirlo, come talora viene fatto, diafanoscopio elettronico è sminuente, consente il richiamo delle immagini radiologiche, ma trattandosi di un computer le immagini possono essere scelte, ingrandite ed elaborate a piacimento; oltre alle immagini, inoltre, sono richiamabili tutti gli esami ed i dati relativi al paziente.

Una sala è anche dotata del sistema di comando detto “touchless”, o gestuale, che consente con semplici gesti delle mani il richiamo dei menù e la gestione di programmi ed immagini.

 2) La sala è dotata di ulteriori monitor che consentono, tramite un vero e proprio sistema di gestione delle immagini (di fatto un potente computer dedicato), di ripetere e visualizzare le varie immagini, con una distribuzione differente in base alla posizione degli operatori dell’equipe. In questo modo, ad esempio, il chirurgo può operare nella posizione più efficace per la tipologia di intervento, e può orientare davanti a sé uno dei monitor, ove saranno rinviate le immagini del sistema di video laparoscopia (o artroscopia o endoscopia), o potrà ottenere qualsiasi altra immagine e bioimmagine o dato.

I lavori hanno avuto inizio nel mese di gennaio 2017 procedendo per fasi, in particolare con demolizione della scala esistente e la ristrutturazione degli spazi al piano terra per la realizzazione delle nuova endoscopia e successivamente con i lavori del blocco operatorio al piano primo.

 La moderna gamma camera della medicina nucleare

Con la nuova apparecchiatura acquisita dalla Medicina Nucleare dell’Ospedale Santa Croce di Moncalieri, una tra le prime installate nella nostra regione con queste caratteristiche, l’AslTO5 nuove una significativo passo avanti verso le tecnologie di ultima generazione al servizio della diagnostica in campo medico.

Questa macchina, o più opportunamente il sistema ibrido SPECT/TC, combina due tecnologie di imaging essenziali e complementari in uno scanner innovativo che permette di catturare due tipologie di immagini nello stesso tempo: single photon emission computed tomography (SPECT) e computed tomography (TC).

Il sistema SPECT/TC fornisce dunque al clinico, in un unico studio, quelle informazioni di natura funzionale (immagine scintigrafica SPECT) e morfologica (TAC) necessarie per un più corretto inquadramento diagnostico del paziente.

Il vantaggio apportato clinicamente da tale sistema consiste in un significativo miglioramento della specificità dell’indagine medico-nucleare in alcune delle più importanti metodiche diagnostiche in questo campo.

L’applicazione clinica coinvolge principalmente ambiti quali l’oncologia, la cardiologia e l’ortopedia in cui è importante giungere a fornire informazioni il più dettagliate possibili per arrivare ad una più certa diagnosi. Il costo dell’apparecchiatura è di 450 mila euro ed è stato sostenuto grazie al contributo della Compagnia di San Paolo.

Massimo De Marzi

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