/ Eventi

Eventi | 24 aprile 2018, 12:20

Giovedì 26 aprile alla GAM di Torino Attila Faravelli

Esplorerà l'ambiente con la proiezione sonora di Maroda

Giovedì 26 aprile alla GAM di Torino Attila Faravelli

Prosegue nel mese di aprile, la serie di interventi del progetto IperPianalto, ideato dagli artisti Caretto/Spagna per l’edizione 2017-2018 del programma di formazione per artisti organizzato dalla GAM e dalla Fondazione Spinola Banna per l’Arte, promosso e realizzato grazie al sostegno della Compagnia di San Paolo.

Caretto/Spagna hanno Invitato il sound artist Attila Faravelli ad esplorare l’ambiente sonoro del Pianalto di Poirino ed entrare in relazione con la vasta collezione di strumenti, oggetti e documenti raccolti presso il Museo Civico del Paesaggio Sonoro di Riva presso Chieri, museo che nasce per valorizzare lo straordinario percorso di ricerca condotto dal musicista e musicologo Domenico Torta e alcuni studiosi, sui suoni, i rumori e le melodie che hanno caratterizzato il paesaggio locale, dalla cultura contadina sino alla contemporaneità.

A volte qualcuno mi accusa, non è possibile, tu metti sempre Riva di fronte al mondo, sembra che il mondo sia nato a Riva. Questo sicuramente no, ma mi piace pensare che quando è stato tracciato il mondo la punta del compasso fosse appoggiata qui. Ma non perché ci sia chissà che cosa, qui non c’è niente che non sia in ogni luogo.     Domenico Torta

 

Il termine maroda indicava, nella società contadina piemontese, una forma accettata di furto di frutta e ortaggi in piccola quantità.  Il lavoro che presenterò tratta, come se fossero un'unica emanazione sonora, Domenico Torta, direttore del Museo del Paesaggio Sonoro di Riva di Chieri, i suoni degli strumenti presenti nel museo suonati da Torta stesso e altri suoni incontrati per caso nel Pianalto, in assenza di Domenico, ma con le sue parole ancora scolpite nelle orecchie da una veemenza oratoria impressionante. La questione che cerco di indagare attraverso questi materiali audio è se sia possibile che il modo, da Domenico stesso definito maniacale, di andare a fondo in una tradizione di suoni e musica della cultura contadina, ideati e prodotti in un fazzoletto di terra di pochissimi chilometri quadrati, invece che avere la funzione di tracciare un cosiddetto paesaggio sonoro, dunque di circoscrivere e definire la serie di usanze sonore di un territorio, non crei invece una specie di vortice, una emanazione traboccante ed incontenibile di entusiasmo che affonda come la punta di un compasso in una mappa e crea un senso di vertigine, dove c’era solo la bi-dimensionalità rassicurante della carta.  Attila Faravelli, aprile 2018

c.s.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A APRILE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

WhatsApp Segui il canale di TorinOggi.it su WhatsApp ISCRIVITI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium