Settanta anni fa, esattamente l' 11 maggio 1948, veniva eletto Presidente della Repubblica Luigi Einaudi. Nato a Carrù (Cuneo) nel 1874, aveva 74 anni ed era il primo vero Capo dello Stato, in quanto il suo predecessore Enrico De Nicola aveva avuto solo un incarico provvisorio.
Einaudi è propugnatore di principi liberali: è stato Governatore della Banca d' Italia e ministro del Bilancio. E' stato inoltre docente di scienze economiche e finanziarie all' Università di Torino: tutti lo considerano un vero statista e uomo di intereggerima onestà. Basti ricordare una sua celebre frase: "Il denaro dei contribuenti deve essere considerato sacro".
Difficile dire o prevedere cosa farebbe oggi Einaudi nell' intricato e complicato momento politico che stiamo vivendo. Sarebbe arbitrario tirarlo per la giacca da una parte o dall' altra.
Però è importante ricordare che uomini come Luigi Einaudi costruirono l' Italia distrutta dalla guerra, insieme con altri politici di razza, come Alcide De Gasperi che disse: "Il politico lavora per le prossime elezioni, mentre lo statista lavora per le prossime generazioni". Memorabile un pranzo di Luigi Einaudi con Indro Montanelli. A fine pasto disse al famoso giornalista: "Ho ancora un po' di appetito, ma non troppo. Possiamo mangiare una mela, metà ciascuno?". Montanelli ovviamente raccontò l' aneddoto.