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Attualità | 24 luglio 2018, 09:58

Ad un anno dalla morte di Paolo Osiride:"Il Duomo di Torino diventi accessibile"

Il figlio Giovanni, insieme al Presidente della Cdp Gabriele Piovano, l’architetto Sozzo dell’Ufficio per l’amministrazione dei beni Culturali e per l’edilizia di culto della Diocesi di Torino, il parroco Don Carlo Franco, il Presidente di Vol.To Silvio Magliano e la professoressa Osello del Politecnico hanno elaborato un progetto

Ad un anno dalla morte di Paolo Osiride:"Il Duomo di Torino diventi accessibile"

Il Duomo di Torino diventi accessibile dall’entrata principale alle persone con disabilità in carrozzina. Ad un anno esatto di distanza dalla scomparsa di Paolo Osiride Ferrero, è il figlio Giovanni Ferrero a portare avanti questa battaglia.

Era il 24 luglio 2017 quando Paolo Osiride morì, dopo aver speso tutta la vita a combattere per i diritti di tutti. Per oltre vent’anni è stato il Direttore della Consulta per le Difficoltà, alle ingiustizie quotidiane rispondeva sempre con questo frase:”Che cosa mi dà più fastidio? Chi, potendo trovare soluzioni per migliorare la vita delle persone con disabilità, non lo fa per indifferenza e pigrizia”.

Il figlio e direttore della Cdp Giovanni ha raccolto il testimone dal padre e tra le battaglie da portare avanti c’è anche quella di rendere accessibile a chi si trova su una carrozzella l’entrata del Duomo di Torino. “Oggi”, spiega, “le persone con disabilità sono costrette tramite un ascensore laterale scomodo ad entrare nella Basilica dal retro della chiesa, un ingresso alternativo poco dignitoso che non permette ai fedeli, cittadini, turisti con disabilità di poter accedere dal sagrato.”

Una lotta per la dignità che Giovanni Ferrero non sta portando avanti da solo. Insieme a lui il Presidente della Cdp Gabriele Piovano, l’architetto Sozzo dell’Ufficio per l’amministrazione dei beni Culturali e per l’edilizia di culto della Diocesi di Torino, il parroco Don Carlo Franco, il Presidente di Vol.To Silvio Magliano e la professoressa Osello del Politecnico. Tutti insieme hanno elaborato un progetto che permette alle persone che si trovano su una sedia a rotella di entrare dal sagrato nel Duomo di Torino. La prima prevede due scivoli laterali alla scalinata, mentre la seconda una rampa a lato del campanile. L’elaborato e il plastico sono stati presentati la scorsa settimana in occasione della messa di ricordo per Paolo Osiride, ma Giovanni Ferrero ha deciso di lanciare anche una petizione su change.org.

“Chiediamo che la Soprintendenza Beni Architettonici e Culturali del Piemonte faccia partire i lavori, nel 2018 non è possibile sostenere ancora questa situazione poco dignitosa.”, conclude Giovanni.

Cinzia Gatti

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