Al Direttore - 01 ottobre 2018, 17:21

Una splendida giornata in Valsavaranche dalla bella Torino

La gita è un progetto del Dott. Franco Guidobaldi ed è stata organizzata con la collaborazione delle Guide Trek Alpi

Una splendida giornata in Valsavaranche dalla bella Torino

Siamo partiti in sei, Marian, Franco, Loredana, Federica, Lino e Barbara più Paolo, la nostra simpatica guida. Ci siamo avviati da Torino verso la montagna quando fuori c’era ancora buio ma speravamo in un sole splendido e forse neanche una nuvola in cielo... transitiamo Aosta presto, ci fermiamo anche  in un piccolo paese e poi saliamo verso Pont, e ...altra sosta: il caffè!
Finalmente arriviamo alla partenza del sentiero: sono le 8.50, venticello gelido e sole caldissimo in quota!
Partiamo subito. Il sentiero ha molti tornanti in mezzo al bosco, si alza di 250 – 300  metri subito, tutto all’ombra! Arriviamo alla croce abbastanza in fretta e quando siamo appena sopra in una piccola e verde valle, sentiamo a sinistra una pianta muoversi... restiamo col fiato sospeso, cosa sarà? Una pietra che rotola? Un animale? Ed ecco che alla nostra destra, in cima a una roccia ci stava guardando fermo un camoscio!!!!
Il sentiero con ampie curve si alza fin sotto il pianoro del rifugio abbandonato. Alle sue spalle il Gran Paradiso luccica, il sole ogni tanto si vela di nuvole e da all’ambiente un aspetto strano. Salendo abbiamo discusso un po’ e il tempo è passato in fretta senza renderci conto della difficoltà della salita. Paolo ci ha spiegato molte cose belle e inedite sulla montagna.
Arrivati vicini a un ponticello che dovevamo attraversare, all’ultimo momento vediamo un altro camoscio, poi un secondo e poco sotto un terzo esemplare ci stava già osservando, anche se lo notiamo solo dopo la fuga elegante degli altri due! Che belli! Che incontro! Già questo basta per tutta la gita... non mi era mai capitato di vederli così vicino. Il mantello è bruno, scuro, con macchie nere sul muso e la pancia chiara. Le corna piccole, aggraziate, come le zampe. Il loro saltellare è armonioso, elegante. Purtroppo sono stati pochi attimi, forse un minuto al massimo, e poi si sono spostati sulla montagna di fronte a noi, da dove hanno continuato a  guardarci, curiosi, a lungo. È strano, ci spiegava Paolo, la nostra guida, incontrarli così in basso... proseguiamo commentando l’evento straordinario...è vero che siamo nel parco, per cui sono tranquilli!

Il gran Paradiso rimane immobile alla nostra destra, accompagnandoci con i suoi ghiacci per un bel po’. Il sentiero non è difficile, prosegue ben marcato fino alla zona pianeggiante dove decidiamo fermarci per il pranza.
Siamo partiti verso la discesa  alle 13.30 e ormai siamo tutti soddisfatti ma sorpresa: incontriamo una giovane marmotta che come per salutarci ci stava controllando i movimenti ...e non siamo ancora a metà discesa!
Proseguiamo,  sempre guardandoci intorno, forse potrebbe spuntare ancora un altro animale ma non incontriamo più niente, infine il parcheggio dove c’è l’auto e poi la frazione di Pont.  Lungo tutto il sentiero ci sono segni evidenti del passaggio di camosci o stambecchi, sia per le impronte che per gli escrementi.

La gita è un progetto del Dott. Franco Guidobaldi ed è stata organizzata con la collaborazione delle Guide Trek Alpi che ringraziamo vivamente. Un ringraziamento particolare va a Paolo Diemoz che ci ha accompagnato e fatto scoprire molti segreti della montagna.

Marian Mocanu

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