Economia e lavoro - 16 ottobre 2018, 09:50

Alternanza scuola-lavoro, la possibilità di fare impresa diventa un video per i ragazzi delle scuole che riscoprono i mestieri

Protagonisti gli studenti dell'Alvar Aalto, per promuovere l'opzione del mettersi in proprio e creare impiego. Provenzano (CNA): "Una responsabilità sociale che ci prendiamo per trasmettere competenze e passione ai giovani, spesso poco preparati da questo punto di vista". Ma c'è un appello al governo: "Non si indebolisca questo strumento"

Alternanza scuola-lavoro, la possibilità di fare impresa diventa un video per i ragazzi delle scuole che riscoprono i mestieri

Alternanza scuola-lavoro come primo tuffo nel mondo dell'occupazione, ma aprendo una porta anche verso l'ipotesi dell'autoimprenditorialità e del mettersi in proprio.

Un messaggio diventato un video ("Scopri il tuo futuro") grazie anche agli studenti dell'istituto Alvar Aalto di Torino e che arriverà tra i banchi delle scuole del nostro territorio, grazie alla collaborazione tra Ufficio scolastico regionale, Unicredit e CNA Piemonte. "Lavoro manuale, ma anche competente e stabile - dice Filippo Provenzano, segretario di CNA Piemonte - opposto a quello futuro di lavoretti e instabilità che troppo spesso viene trasmesso ai ragazzi".

"Mettersi in proprio vuol dire costruirsi un percorso di vita e professionale, autodeterminandosi - aggiunge Provenzano - e la nostra storia lo racconta bene. Una scelta che una volta era anche scelta di emancipazione, ma anche di necessità. E per questo non è meno dignitosa o importante".

C'è però un timore, che coinvolge l'esecutivo. “Lanciamo un allarme nei confronti di Parlamento e Governo affinché non si indebolisca il neo nato sistema di Alternanza Scuola/lavoro. E facciamo appello ai parlamentari piemontesi perché si facciano parte attiva nell’ambito della manovra finanziaria di adeguati investimenti per riattivarne l’obbligatorietà. Non è una buona notizia, infatti, il rinvio di un anno del requisito di assolvimento del monte ore per l’ammissione all’Esame di Stato. Ma ancora di più ci preoccupa la previsione di mettere mano al monte ore, il quale deve essere almeno mantenuto sui livelli attuali, se non incrementato. Infine, centrale dovrà essere la figura di un tutor specializzato nel rapporto con le imprese".

Ecco perché le piccole imprese artigiane possono assumersi il ruolo di "bottega" dove passare ai ragazzi la passione e i primi rudimenti, anche di "quel 4.0 e visioni evolute che come piccola impresa possiamo trasmettere. Tanti nostri associati dichiarano come i giovani che entrano abbiamo criticità nella formazione e nella preparazione. Ma invece di lamentarci, facciamo la nostra parte", conclude Provenzano.

Attualmente, al terzo anno di iniziativa, sono circa 4000 le imprese piemontesi coinvolte per circa 100mila ragazzi che entrano in contatto con le aziende.

"Sul fronte della formazione Unicredit è impegnata in molti modi - dice Ivo Omento, responsabile sviluppo territoriale Nord Ovest - con strumenti per le start up e l'auto impresa, ma anche per supportare lo sviluppo della cultura finanziaria tra i giovani e lo spirito imprenditoriale".

Massimiliano Sciullo

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