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Attualità | 20 ottobre 2018, 20:13

Impresa Genoa, a Torino i rossoblu costringono la Juve al primo pareggio stagionale nel giorno della contestazione ultrà (FOTO)

Al gol del solito Cristiano Ronaldo risponde nella ripresa Bessa: per gli uomini di Allegri prima partita senza successo. Prima della gara strisconi polemici del tifo organizzato contro la società

Impresa Genoa, a Torino i rossoblu costringono la Juve al primo pareggio stagionale nel giorno della contestazione ultrà (FOTO)

Prima o poi doveva succedere, anche se forse nessuno immaginava che sarebbe capitato contro una squadra che aveva appena cambiato l'allenatore e che non appartiene al gotha del calcio italiano.

Dopo dieci vittorie consecutive, tra campionato e Champions, arriva per la Juve il primo mezzo passo falso stagionale, l'1-1 casalingo contro il Genoa, malgrado il lampo del solito Crisitiano Ronaldo nel primo tempo, cui ha risposto a metà ripresa la rete di Bessa, che ha regalato un punto pesantissimo ai rossoblu tornati sotto la guida di Juric.

Per la Juve è stato davvero un sabato da dimenticare. Da segnalare, infatti, alla vigilia della partita, alcuni striscioni firmati Drughi (uno dei gruppi ultrà juventini) comparsi nei pressi dell'Allianz Stadium proprio quando la curva sud, il settore caldo del tifo bianconero, era chiamato a scontare la squalifica per i cori razzisti e discriminatori di Juve-Napoli.
"Ricorso da parac..o di una società che odia la sua gente" la scritta su uno degli striscioni, in riferimento al ricorso del club (respinto dalla giustizia sportiva) contro la squalifica. "Chiedi il daspo per chi canta 'sapone', mai una parola per i -39", si legge invece su un altro striscione.

Tensione altissima dunque tra la società campione d'Italia e la sua tifoseria, una situazione che si protrae ormai dall'estate scorsa caratterizzata dalle proteste per i rincari degli abbonamenti. Intanto, quest'oggi a popolare la curva sono stati i bambini delle scuole calcio di Piemonte e Valle d'Aosta.

LA PARTITA

Per affrontare il grifone rossoblu Allegri si affida al 4-3-3 con Szczęsny tra i pali; Cancelo, Bonucci (capitano per l'occasione), Benatia e Alex Sandro in difesa; Bentancur, Pjanic e Matuidi in mezzo al campo; Cuadrado, Mandzukic e Ronaldo in attacco.

Per la prima dopo il suo ritorno sulla panchina del Genoa, invece, Ivan Juric sorprende confermando Radu in porta e lanciando un altro giovane in difesa: Romero. Questo l'undici scelto dal tecnico croato (3-5-2): Radu; Biraschi, Romero, Criscito; Pedro Pereira, Romulo, Sandro, Bessa, Lazovic; Piatek, Kouamé.

La Juve sa quel che vuole e parte subito all'assalto, il Genoa prova a contenere gli avversari con personalità. Al 10' Ronaldo scalda i guanti di Radu, attento il portiere ospite. Al 14' Juve vicino al vantaggio: Cuadrado sfugge sulla destra e mette al centro, Ronaldo di testa anticipa tutti ma coglie il palo. CR7 si rifà poco dopo: al 16' Cancelo se ne va sulla sinistra e prova un tiro-cross che Radu sfiora, il portoghese si avventa sul pallone e fa 1-0. Il modo migliore per festeggiare il riconoscimento come giocatore del mese, ricevuto poco prima del fischio d'inizio dai suoi tifosi.

Dopo un brivido di paura vissuto per un contrasto con protagonista Pjanic, fortunatamente per il bosniaco senza gravi conseguenze, è ancora Ronaldo a spaventare i rossoblu: al 23' conclusione fulminea verso la porta, bravo il portiere del Genoa a respingere. Al 27' ci prova Mandzukic, pallone sul fondo. Al 35' è Alex Sandro a seminare il panico tra i liguri, si salva la difesa di Juric. Prima dell'intervallo ecco il Genoa: al 44' ci prova Romulo, ma il suo tiro è ampiamente fuori misura. Si va al riposo con la Juve sopra di un gol.

Si riparte senza cambi, ma con i padroni di casa decisi a caccia del raddoppio: al 50' Ronaldo murato dalla difesa ospite. Al 53' il guizzo dell'uomo più temuto in casa Genoa, Piatek: il polacco batte a rete, Szczęsny si distende e mette in angolo. Al 56' è ancora il bomber rossoblu a farsi notare, colpo di testa a lato ma non di molto. Al 59' prima sostituzione del match: esce Cuadrado, dentro Douglas Costa.

La Juve abbassa il ritmo, anche troppo, ed è così che il Genoa pareggia: al 67' Kouamé tiene in campo un pallone ritenuto erroneamente già sul fondo dalla difesa bianconera e lo mette a centro area dove Bessa anticipa tutti firmando l'1-1. Colpita dal gol subito, la squadra di Allegri torna a pressare e al 71' con Ronaldo e al 74' con Pjanic non trova per poco il raddoppio. Al 76' è Dybala, subentrato al posto di Matuidi, a non trovare il bersaglio per pochissimo. Nel finale spazio anche per Bernardeschi.

Gli ultimi minuti sono un vano assalto alla porta genoana, il grifone regge e porta via da Torino un inatteso pareggio.

Roberto Vassallo

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