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Eventi | 09 novembre 2018, 17:25

Si è conclusa la terza edizione del festival NESXT

Cuore pulsante è stato il quartier generale dei Docks Dora: i magazzini del primo Novecento sono stati restituiti alla città, riscoperti dai cittadini e dal pubblico della settimana dell’arte

Si è conclusa la terza edizione del festival NESXT

Si è conclusa il 4 novembre la terza edizione del festival NESXT, tenutasi tra i Docks Dora e una serie di spazi disseminati sul territorio cittadino  -gallerie, studi d’artista, associazioni, laboratori – con la partecipazione di Amen Loft, Arteco@Laboratorio Koinè, Autofocus#10, Barriera, Minimum Studio (Palermo)@Comodo 64, Fusion Art Gallery, Galleria Cristiani, Galleria Moitre, Galo Art Gallery, Idem Studio, Il cerchio e le gocce, Isole Studio, Jest,  Kspaces, Studio Nucleo, Quasi Quadro, viadellaFucina16 Condominio-Museo, Project Room Davide Paludetto, Phos, Fondazione Malutta (Venezia) @Spazio Ferramenta,  Studio Bild, Via Pisa 53 e Teatro Espace

Cuore pulsante del festival è stato in questa edizione il quartier generale dei Docks Dora: in occasione del festival i magazzini del primo Novecento sono stati restituiti alla città, riscoperti dai cittadini e dal pubblico della settimana dell’arte come luogo vitale e unico nel suo genere, intimamente legato all’identità torinese e che nella sua natura di laboratorio rispecchia lo spirito e la visione di NESXT.

Oltre 40 le realtà artistiche partecipanti che, nell’ambito dei diversi progetti, hanno coinvolto a loro volta altrettanti ospiti, attivando un circuito virtuoso di incontri, scambi e relazioni con il pubblico. E’ il caso di Novella Guerra In/Out (Imola), il progetto animato da Annalisa Cattani, Susanna Ravelli e Maura Banfo che ha ospitato presso gli spazi di Studio65 un ciclo ininterrotto di talk, workshop e confronti, una vera e propria palestra del pensiero frequentata assiduamente nei giorni del festival da un pubblico composito tra studenti, artisti, curatori e uditori diversi. Secondo le curatrici, “Novella Guerra IN/OUT è stato un progetto profondamente sentito che in maniera quasi inaspettata si è amalgamato con un pubblico variegato. Un’opera collettiva sotto il nome di RELAZIONE attraverso il concetto di Indipendenza. NESXT è stato per noi un’opera nell’opera, dove accoglienza e tessuto condiviso hanno permesso di creare una rete di equilibrismi necessaria al fine di costruire le rispettive Indipendenze”.

Così come Fat Studio (Bologna), che nei locali di Superbudda ha animato la sezione live di NESXT, ospitando nel format libero e aperto di RAID dj set, performance e proiezioni con la partecipazione tra gli altri di Lite Orchestra, Cristiana Palandri, Veronica Santi, canecapovolto, Pupaboom e Ivreatronic.

In città, il programma di Farmacia Wurmkos (Milano) da Phos raccontava trent’anni di attività dello storico spazio indipendente lombardo attraverso mostre, performance ed eventi diversi ogni giorno, mentre nel condominio–museo viadellafucina16 il collettivo Borderlight (Milano) ha iniziato una nuova mappatura della città attraverso un’indagine sulle sue zone d’ombra e di luce grazie alla partecipazione attiva della cittadinanza, dal vivo e on line; intanto Cantieri d’Arte (Viterbo) da Studio Bild in una suggestione blu raccoglieva testimonianze sul tema del mare e delle migrazioni con un progetto in progress. E poi le installazioni da Villam (Roma), Lottozero (Prato), Porto dell’Arte (Bologna) e il progetto espositivo sull’ISIS spogliato delle sue immagini da Mucho Mas! (Torino).

Tutti progetti che non si esauriscono nei giorni del festival ma che sono semi in attesa di germogliare; esperimenti di un laboratorio immaginifico che fa della pratica artistica un materiale vivo cui attingere per elaborare nuovi modelli anche sociali basati sulla cooperazione, sul processo come fucina attiva e compartecipata verso l’elaborazione teorica e concreta di produzioni culturali non fini a se stesse.

Nelle parole di Alessandro Brighetti di FatStudio “ NESXT si fa telaio della trama e ordito a maglie larghe del tessuto delle realtà indipendenti italiane, e le stringe, raffina, ordina. Siamo una moltitudine propositiva e vitale che necessita un sarto. La maglieria NESXT ha modi affabili e professionali, con quel sapore di familiarità che rende grande l’impresa”.

Una trama che si estenderà anche all’estero, grazie alla nuova collaborazione con Marseille Expos, annunciata nel corso della giornata di scambio culturale tra Torino e Marsiglia che si è tenuta nel corso del festival. Il progetto, realizzato in collaborazione con la Città di Torino, prevede uno scambio tra realtà di produzione indipendente torinesi e marsigliesi, attraverso una serie di tappe dal 2018 al 2020, e culminando poi nella prossima edizione di Manifesta, che si terrà appunto a Marsiglia nel 2020.

Inoltre molte delle mostre attivatesi durante il Festival rimangono aperte a Torino, continuando un lavoro di promozione e dialogo sul territorio:

·      Farmacia Wurmkos da Phos con la collettiva Wam

·      Il Cerchio e le gocce con il progetto Wall-Paper di Chas (NL), Reser (IT) e Swet (DK)

·      Mucho Mas! con la personale Décor di Thomas Kuijpers

·      Comodo64 con Momentum , collettiva a cura di Minimum Studio e BACO About Photographs di Palermo

·      Autofocus#10 con la personale Extension di Matteo Pizzolante

·      Barriera con la doppia personale Pills di Emanuele Marullo e Michele Rava,

·      Viadellafucina16 Condominio-Museo con l’installazione di Borderlight e di Giorgio Griffa Ordine e Disordine

·      Spazio Ferramenta con la collettiva “I Ragazzi della porta Accanto” “Figolammerda” Ep.1, Prima Stagione di Fondazione Malutta e la campagna “Solo in cartolina”

·      Galleria Moitre con la personale Idronefrosi di Andrea Famà

·      Galo Art Gallery con la doppia personale di Will Barras e Andrea Ravo Mattoni

·      Idem Studio con il progetto di Ruggero Baragliu, Samuele Pigliapochi e Angelo Spatola

·      Isole con il photo-book INCOMPIUTO: La Nascita di uno Stile

·      Jest con la personale  I made them run away di Martina Zanin

·      Kspaces con la collettiva The Greatest Things / What the Artists have kept for Themselves

·      Quasi Quadro con la personale Archipelago di Lui Medina

·      Studio Nucleo con la collettiva Grafts|Innesti di Alessandro Sciaraffa, Cleo Fariselli, Hilario Isola, Edoardo Piermattei

Di tutto quanto è accaduto durante le giornate del festival, dei suoi esiti, di nuovi sviluppi e della nuova sezione dell’Osservatorio di NESXT si parlerà nel talk del 29 novembre alle 18.30 al MAMbo di Bologna insieme al comitato scientifico del festival e agli spazi che fanno parte della rete di NESXT.

Prosegue inoltre fino al 17 febbraio 2019 la mostra sul wall del MAXXI Museo nazionale delle Arti del XXI secolo dedicata a NESXT nell’ambito del progetto THE INDEPENDENT, dedicato all’identificazione e promozione degli spazi e del pensiero indipendente. La mostra presenta una mappatura simbolica delle pratiche che orbitano sulla scena nazionale indipendente, scelte tra quelle appartenenti alla rete di questa piattaforma, proponendo una selezione di otto progetti: Adiacenze (Bologna), Giuseppefraugallery (Gonnesa [CI]), Localedue (Bologna), Lu Cafausu (San Cesario di Lecce), Quartiere Intelligente (Napoli), RAVE-East Village Artist Residency (Trivignano Udinese [UD]), Spazio Buonasera (Torino), There is no place like home (Roma).

Info www.nesxt.org

comunicato stampa

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