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Eventi | 20 novembre 2018, 14:26

Le associazioni di persone con disabilità unite per dire no all'istituzionalizzazione (FOTO e VIDEO)

Un'ottantina di partecipanti hanno protestato, questa mattina, davanti alla sede del Consiglio Regionale del Piemonte per chiedere il ritiro dell'autorizzazione a strutture residenziali da 30 e 90 posti

Le associazioni di persone con disabilità unite per dire no all'istituzionalizzazione (FOTO e VIDEO)

No alla creazione di nuovi istituti! Con questo, e molti altri slogan, circa un'ottantina di partecipanti si sono ritrovati, questa mattina, per protestare contro il parere favorevole della Regione Piemonte alla realizzazione di due strutture residenziali da 30 posti letto a Moncalieri e l'accorpamento di 90 persone con disabilità in un unico edificio a Pinerolo.

Il presidio è stato organizzato dal CSA Coordinamento Sanità e Assistenza fra i Movimenti di Base, rete di fondazioni e associazioni per la promozione dei diritti di persone svantaggiate. Secondo gli organizzatori, il provvedimento contrasterebbe con le disposizioni attuative regionali della legge sul “Dopo di Noi” e con la Convenzione ONU per i Diritti delle Persone con Disabilità: “In questo modo – ha spiegato la portavoce del CSA e presidente della Fondazione Promozione Sociale Maria Grazia Breda – si ritornerà agli istituti-ghetto".

"In questi quarant'anni ci siamo battuti per la chiusura dei manicomi, per l'integrazione scolastica e per sostenere le famiglie nella cura domiciliare di persone con disabilità anche gravissime. Crediamo che la collettività dovrebbe ricompensare queste ultime supportando piccole comunità di tipo familiare dove parenti e amici possano stare vicini ai propri cari come prima”.

“Come stabilito dalla Convenzione ONU – ha aggiunto Claudio Gilardi del Comitato Famiglie 162 - le persone con disabilità hanno il diritto di scegliere come, dove e con chi vivere, per questo i nostri obiettivi sono la de-istituzionalizzazione e la promozione della vita indipendente attraverso progetti personalizzati”.

Davanti alla sede di Via Alfieri c'era anche la Consulta Persone in Difficoltà: “Si tratta – ha dichiarato il direttore Giovanni Ferrero - di un'autorizzazione scellerata che deve essere ritirata immediatamente: occorre tornare subito alla legge sul “Dopo di Noi” che stabilisce la presenza, all'interno delle strutture residenziali, di un massimo di due nuclei da 5 posti letto”.

Alle 13, una delegazione di manifestenti è stata ricevuta in audizione dal presidente del Consiglio Regionale, Nino Boeti.

Marco Berton

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