Politica - 04 dicembre 2018, 18:17

Ospedale Martini, Batzella (Mli): “Pronto Soccorso figlio di un dio minore? ancora nulla di fatto per colmare la carenza di medici”

“Saitta vada a vedere in che condizioni lavorano”

Ospedale Martini, Batzella (Mli): “Pronto Soccorso figlio di un dio minore? ancora nulla di fatto per colmare la carenza di medici”

 

“Oggi ho interrogato l’assessore alla Sanità per chiedere come si intenda risolvere il problema della grave carenza di medici nel pronto soccorso del Martini, afferente all’Asl Città di Torino. A fronte di circa 71mila passaggi all’anno ci sono appena 12 medici, costretti a turni estenuanti e a enormi sacrifici per garantire il servizio ai cittadini. Nei pronto soccorso degli ospedali San Giovanni Bosco e Maria Vittoria, che appartengono alla stessa Asl, i passaggi annui sono numericamente simili a quelli del Martini, ma i medici in servizio sono rispettivamente 33 e 24. Ho quindi chiesto se c’è la possibilità che i medici di questi due pronto soccorso diano una mano ai colleghi del Martini nella copertura dei turni in attesa di nuove assunzioni con un concorso pubblico”. Lo afferma la consigliera regionale di Movimento Libero Indipendente, Stefania Batzella.

“Rispondendo alla mia interrogazione – spiega - Saitta ha riferito che il direttore generale sta lavorando per trovare una soluzione. Inoltre, ha parlato di alcuni concorsi a tempo indeterminato banditi quest’anno dall’Asl e destinati a medici di medicina e chirurgia d’accettazione e d’urgenza. Peccato, però, che quelli assunti siano stati assegnati all’ospedale San Giovanni Bosco e al Maria Vittoria. Perché nessun medico è stato assunto al Martini, l’ospedale che più di tutti ne aveva e ne ha la necessità? Il direttore generale, nonostante da tempo sia a conoscenza della grave situazione, probabilmente non l’ha considerata una priorità, attuando delle scelte che hanno portato il pronto soccorso del Martini ad avere un numero di medici così ridotto. Addirittura, il direttore del Dea, per garantire il servizio e dare la possibilità agli altri medici di effettuare il giorno di riposo, è entrato nella turnazione, lavorando pure di notte e nei fine settimana.

Ho appreso che proprio ieri l’Asl ha indetto un nuovo concorso con scadenza il 31 dicembre per un posto a tempo indeterminato, anche se un solo medico in più non risolverà certo la situazione, visto che all’appello ne mancano sette, così come indicato dalla stessa azienda sanitaria nel Piano triennale dei fabbisogni del personale. Intanto come soluzione-tampone da attuare a breve, l’assessore non esclude l’assunzione di medici delle cooperative esterne per coprire i turni. MI chiedo: questi medici sono specializzati in emergenza-urgenza?

Invece di confrontarsi solo con la direzione generale dell’Asl, l’assessore dovrebbe vedere con i suoi occhi le condizioni in cui lavorano e ascoltare con le sue orecchie i medici che ogni giorno operano in prima linea e che pagano il prezzo più alto di questa cattiva organizzazione”.

 

comunicato stampa

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