Attualità - 08 dicembre 2018, 13:00

Zia Jessy compie dieci anni: il Condominio Solidale dove gli inquilini si aiutano a vicenda

Il progetto, sostenuto da Compagnia di San Paolo e Città di Torino, è un esperimento di housing sociale nel quartiere di Santa Rita. Accoglie anziani permanenti, ospiti temporanei e famiglie affidatarie

Zia Jessy compie dieci anni: il Condominio Solidale dove gli inquilini si aiutano a vicenda

Al piano terra di via Gessi 4, interno 6, c’è un grande tavolo circondato da fornelli, dove abitualmente hanno luogo le riunioni del team di lavoro. Alla sera, sullo stesso ripiano, i coinquilini si ritrovano per cucinare insieme, scambiarsi le ricette tipiche delle regioni o dei Paesi di provenienza, fare due chiacchiere sulla giornata passata e su quella che verrà. Così il tempo scorre, al Condominio SolidaleA casa di Zia Jessy”, da ben dieci anni. Un compleanno importante, festeggiato lo scorso 4 dicembre con un convegno al Collegio Carlo Alberto, organizzato dal Programma Housing della Compagnia di San Paolo, con la partecipazioni di altre realtà italiane affini. Ma è alla sera che quell’angolo del quartiere Santa Rita ha preso davvero vita, animandosi dell’entusiasmo dei condomini per un momento di festa collettiva.

Il Condominio è nato per far fronte alle urgenze abitative della popolazione in modo innovativo. Un nuovo modello di convivenza per sperimentare forme costruttive di vicinato e solidarietà. Accoglie anziani in via definitiva suddivisi in diciotto alloggi, mentre in altri otto vengono ospitati temporaneamente (massimo diciotto mesi) inquilini in attesa di una sistemazione autonoma. Solitamente si tratta di donne sole con figli o giovani tra i 16 e i 32 anni provenienti da strutture residenziali. Negli altri quattro appartamenti abitano infine le famiglie affidatarie, aderenti all’associazione che ha in gestione la struttura. “Ogni nome per noi ha una storia”, spiegano i membri dell’équipe, coordinati da Andrea Torra e provenienti dalle cooperative sociali “Un sogno per Tutti” ed “E.T.”, che si occupano di comunicazione e ramo educativo. “Ogni alloggio ha una sua storia, anzi più di una. Profuma di chi ha vissuto qui per dei mesi o qualche anno”.

L’Associazione Giovanile Salesiana porta avanti la gestione del progetto lavorando con la Compagnia di San Paolo, i servizi sociali, il Comune di Torino e la Circoscrizione 2. In questo risiede la forza dell’housing sociale: garantire l’integrazione fra le persone e aprirsi al territorio come modello sostenibile di comunità. “In questi dieci anni la collaborazione con gli enti è stata fondamentale”, raccontano Irene Inchingolo e Katiuscia Greganti del Programma Housing di Compagnia di San Paolo. “Era importante capire i reali bisogni degli abitanti e i tipi di servizi a disposizione. E anche se inizialmente non sono mancati i problemi di convivenza tra gli anziani e gli ospiti più giovani arrivati in seguito, con un buon lavoro di squadra abbiamo messo in piedi tanti momenti aggregativi. Adesso sono i veterani stessi a fare da tramite, aprendosi sempre ai momenti di festa”. E vengono infatti spesso organizzati eventi rivolti al territorio, come il bookcrossing nel cortile, in primavera, o la Festa dei Vicini a settembre.

Il modo di dare il benvenuto, al Condominio Gessi, parte da una semplice domanda: vuoi un tè? Vuoi un caffè? Nessuno rimane escluso. Su una parete della sala comune, un grande salotto dove tutti trovano posto, si leggono le regole di buon vicinato (non far troppo rumore scendendo le scale, tenere il volume della musica basso, buttare la spazzatura…), mentre su quella accanto spicca una cartina geografica con volti e nomi dei protagonisti del Condominio, collocati nei loro luoghi d’origine. Spostando ancora lo sguardo, ecco una tabella con il bilancio familiare mensile, le spese fatte e i risparmi ottenuti. “C’è una sorta di autoregolamentazione per l’utilizzo rispettoso della aree”, spiegano le referenti di Compagnia. “Le famiglie affidatarie e il gestore sociale lavorano in stretta connessione. Il supporto agli inquilini temporanei è garantito sette giorni su sette”.

Ma non solo. Tutti i venerdì mattina, dalle 9 alle 12, grazie al progetto "CiVediamo" lo Spazio Gessi accoglie gli anziani di Santa Rita over 70 che hanno bisogno di una mano per questioni burocratiche o simili. Un'educatrice e un'assistente sociale sono a disposizione per sbrigare pratiche anagrafiche online, prenotare biglietti o fornire indicazioni sui servizi sociosanitari. 

E mentre qualcuno sforna teglie gigantesche da far girare tra tutti e cinque i ballatoi, c’è chi, terminato il turno in struttura, nemmeno di notte spegne il telefono. Magari non squillerà, ma è un modo per stare vicino a chi affida a zia Jessy un pezzo importante della propria vita.

Manuela Marascio

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