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Attualità | 09 dicembre 2018, 11:00

Milan-Toro nel ricordo di Radice. Mazzarri: "Questa partita ci dirà quanto valiamo"

"Contro il Sudtirolo mi sono arrabbiato, stavolta sono sicuro che faremo una grande partita"

Milan-Toro nel ricordo di Radice. Mazzarri: "Questa partita ci dirà quanto valiamo"

Luci a San Siro per il posticipo del quindicesimo, stasera sarà un Milan-Toro nel ricordo del grande Gigi Radice, scomparso venerdì.

Nel presentare la sfida, Walter Mazzarri non poteva non iniziare dedicando un pensiero al tecnico lombardo, l'ultimo a condurre i colori granata alla conquista dello scudetto: "Mi sembra doveroso e giusto ricordare un grande allenatore della storia del Toro, dove ha militato per dieci anni. Era un innovatore, ha rivoluzionato il modo di allenare", ha ricordato, con riferimento al pressing e al calcio totale che il suo Torino aveva saputo praticare negli anni Settanta. "E' stato un giorno triste per il nostro calcio con la sua scomparsa".

L'ultima volta che i granata seppero vincere alla Scala del calcio contro il Milan fu nel 1985, quando alla guida della squadra (per il suo secondo ciclo) c'era proprio Radice. Allora le due squadre erano sullo stesso livello, poi con l'avvento di Silvio Berlusconi i rossoneri sono entrati in una nuova dimensione, quella che sperano di recuperare dopo l'avvento degli americani.

"Gattuso sta facendo un grande lavoro sotto la pressione data dai grandi club", ha detto Mazzari. "Lui quasi all'esordio sta facendo benissimo. I numeri parlano chiaro: in casa hanno perso solo contro la Juve, noi si deve fare una grandissima partita per uscire con un risultato positivo".

Il Milan, dopo l'ennesimo mezzo passo falso ieri della Lazio, punta a vincere per consolidare il quarto posto che vuol dire Champions, il Toro dopo essersi issato in zona Europa cerca un risultato positivo per rimanerci aggrappato: "Prima di dare la formazione, guarderò gli undici che ho in mente negli occhi: se non li vedo come dico io, cambierò le scelte", ha detto Mazzarri, ancora scottato dalla deludente prova contro il Sudtirol in Coppa Italia.

"Se si sbaglia l'approccio in gare di cartello, in uno stadio come San Siro, mi preoccuperei tantissimo, ma sono convinto che questa volta faremo una partita positiva. Quando giochiamo al top sappiamo mettere in difficoltà chiunque".

Per la prima volta Mazzarri getta la maschera: "Il Milan ci dirà che dimensione possiamo reggere".

Un risultato importante stasera potrebbe finalmente far parlare di Europa e sdoganare il basso profilo. Il vero problema del Toro, finora, è stata la mancanza di continuità: "Dopo la Sampdoria pensavamo tutti di aver raggiunto il livello di maturità massima, ma poi abbiamo perso contro il Parma. Dobbiamo andarci calmi". Come di consueto, il tecnico non si è sbilanciato sulla formazione, pur citando l'ecletticità di Ansaldi e fatto i complimenti al giovane Ola Aina ("ha potenzialità enormi, può diventare un grande)".

Una cosa appare certa: stavolta niente tridente, ma solo panchina per Zaza: "Deve lavorare su se stesso, allenarsi bene e mettermi in difficoltà facendo i fatti", ha concluso Mazzarri. A guidare l'attacco sarà la collaudata coppia Belotti-Iago Falque.

Massimo De Marzi

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