Economia e lavoro - 11 dicembre 2018, 15:47

La Coproget di Grugliasco: "Noi, già pronti e protagonisti dell'innovazione 4.0" (FOTO e VIDEO)

Accossato: "Già depositati 9 brevetti e abbiamo contatti costanti con il Politecnico di Torino e con il Centro Ricerche Fiat. E' l'unico modo per mantenersi flessibili e competitivi sul mercato"

La Coproget di Grugliasco: "Noi, già pronti e protagonisti dell'innovazione 4.0" (FOTO e VIDEO)

L'innovazione dell'industria 4.0? Per la Coproget di Grugliasco è già una storia di tutti i giorni. "Ci interessa da molto vicino e siamo riusciti a farci trovare pronti, visto che nel nostro settore è entrata in maniera graduale, ma evidente". Così commenta Angelo Accossato, ingegnere, uno dei soci e delle anime dell'azienda che, alle porte di Torino, porta avanti la lunga tradizione dell'automotive di Torino e provincia. Una pmi, ma che da tempo ha saputo sfruttare l'onda delle tecnologie digitali e intelligenti.

In particolare, Coproget si occupa di progettazione e costruzione di attrezzature prototipali e di produzione per la lavorazione a freddo della lamiera: linee di profilatura, macchine di piegatura e/o stiramento, stampi progressivi, stampi a trasferta, stampi per pannelleria. E soprattutto porta avanti una storia cominciata nel 1994 e che, con cambi di denominazione (ma anche geografici, visto che inizialmente la sede era a Rivalta), ha portato fino a qui. 



"Nel nostro piccolo siamo molto attenti allo smart manufacturing - aggiunge Accossato - ed essere innovativi e costantemente aggiornati è l'unico modo per mantenersi competitivi e sul mercato". "Non per nulla - spiega - da tempo abbiamo in corso rapporti con il Centro ricerche Fiat e con il Politecnico di Torino. Abbiamo inoltre depositato 9 brevetti e cerchiamo sempre di rispondere alle sfide con la flessibilità e la possibilità di adattarci alle richieste e alle necessità".

Tra le innovazioni più interessanti, oltre all'automazione e alle nuove tecnologie nel loro complesso, risultano strategiche novità come le strumentazioni a controllo remoto. "Ma anche la possibilità di effettuare una manutenzione predittiva, che indichi quali interventi e sostituzioni pianificare nel tempo", dice Accossato.

Quel che è certo, comunque, è che la Rivoluzione 4.0 non ha affatto travolto Coproget, che anzi è riuscita a cavalcare un'onda la cui fine è però ancora molto lontana. "Siamo attenti e pronti, ma è ancora tutto da costruire. Per ora abbiamo assistito alla parte in cui il 4.0 è stato promosso e spinto, ma il futuro è ancora tutto da costruire e sono sicuro che se da un lato arriveranno i benefici, dall'altro dovremo farci trovare pronti perché non mancheranno le criticità. Basti pensare a quanti e quali risvolti può avere l'intelligenza artificiale applicata al nostro settore".

Arrivata sulla soglia dei 25 anni di storia, Coproget ha ampliato col tempo l'ambito d'azione, passando dalle semplici lavorazioni meccaniche a operazioni sempre più complesse. L'azienda esprime in questo modo la capacità di realizzare impianti produttivi efficienti e funzionali grazie all'esperienza nella produzione prototipale. In particolare, Coproget si occupa di Progettazione e costruzione di attrezzature meccaniche e macchine speciali, progettazione meccatronica, lavorazione di foratura, fresatura, tornitura, alesatura. Lavorazione meccanica del metallo eseguita a freddo con macchine utensili denominate fresatrici, foratrici, torni, alesatrici, alesatrici-fresatrici che provvedono all'asportazione del metallo o alla rifinitura del lavoro.
Ma non solo: l'azienda è infatti in grado di occuparsi di aggiustaggio meccanico dei componenti, assemblaggio delle parti con eventuale integrazione di commerciali meccatronici, collaudo e prova attrezzatura o macchina.

E i numeri le danno ragione: nonostante il periodo congiunturale non favorevole, infatti, c'è stato negli anni un buon incremento della produzione, per arrivare al 2014 in cui la società ha quasi duplicato il valore della produzione. E l’obiettivo per i prossimi anni, pur riscontrando molte opportunità dal mercato, sarà quello di mantenere il fatturato raggiunto e di aumentare la redditività, con la riduzione dei costi. Coproget mostra una fortissima propensione all'internazionalizzazione: è presente infatti sia sul mercato italiano (per un 12% del totale) , sia e soprattutto sui mercati esteri, nei quali negli ultimi anni si è registrato un forte sviluppo, Germania, Francia, Brasile, Turchia e altri minori. "Abbiamo subito puntato sull'export, anche se siamo di dimensioni ridotte, con 25 dipendenti e un'età media inferiore ai 40 anni - dice ancora Accossato - e lo abbiamo fatto perché, grazie al nostro prodotto decisamente di nicchia, non poteva bastare la domanda locale a saturare la nostra offerta. Poi, fortunatamente, nel mondo automotive il passaparola funziona e ci siamo trovati a crescere sempre di più, anche grazie alle missioni organizzate dal Centro Estero per l'Internazionalizzazione e dalla Camera di Commercio di Torino".

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