Economia e lavoro - 13 dicembre 2018, 16:10

La qualità del vino piemontese viene premiata dall'export

Crescono il consumo sulle tavole e la richiesta soprattutto dal mercato orientale

La qualità del vino piemontese viene premiata dall'export

Il vino piace e non poco. Negli ultimi cinque anni sono aumentati dell’8% i consumi di vino degli italiani, con una netta inversione di tendenza rispetto al passato. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati dell’OIV diffusa in occasione dell’incontro su “Mercati del vino e innovazioni in vigna”, promosso a Palazzo Rospigliosi, a Roma, dal Comitato di supporto alle politiche di mercato del vino della Coldiretti coordinato dall’enologo Riccardo Cotarella e arricchito dalle competenze tecniche del prof. Attilio Scienza e del direttore Generale di Ismea Raffaele Borriello.

L’Italia, con 22,6 milioni di ettolitri nel 2017, si colloca al terzo posto tra i maggiori consumatori dietro a Stati Uniti con 32,7 milioni ed una crescita del 5,7% nel quinquennio e Francia con 27 milioni che, però, fa registrare un calo del 2,8% nel periodo considerato. Il trend di aumento dei consumi in Italia è secondo solo alla Cina che, grazie ad una crescita dell’8,2% nel quinquennio, si classifica al quinto posto tra i paesi consumatori con 17,9 milioni di ettolitri dietro alla Germania.

“E’ in atto una rivoluzione sulle tavole degli italiani con i consumi che, dopo aver raggiunto il minimo, hanno invertito la tendenza con una decisa svolta verso la qualità del vino. Il fatto che il vino Made in Piemonte sia sempre più richiesto all’estero ne è la testimonianza – sottolineano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale –. Oltre ai mercati europei, dove già viene esportato il 60% del vino prodotto in Piemonte, stanno emergendo notevolmente i mercati asiatici con una crescita negli ultimi anni del 75% in Cina e del 15% in Giappone. Inoltre, il vino piemontese è già particolarmente apprezzato negli Usa che ne assorbono il 35% e le esportazioni hanno raggiunto i 200 milioni di euro. Il vino piemontese è cresciuto proprio scommettendo sulla sua identità con una decisa svolta verso la qualità che ha permesso di conquistare anche i palati stranieri. Oltretutto, come sta avvenendo anche a livello nazionale, la domanda per il vino biologico in Piemonte è in aumento".

"Attualmente nella nostra regione sono 20 mila gli ettari destinati a questo tipo di produzione. Segno di un'agricoltura sempre più green e di un'attenzione da parte dei nostri imprenditori verso l'ambiente”.

comunicato stampa

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