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Attualità | 19 dicembre 2018, 09:00

L’oculista Alberto Piatti dell'Asl TO5 premiato a Varsavia

Proposto un percorso diagnostico terapeutico per la retinopatia diabetica

L’oculista Alberto Piatti dell'Asl TO5 premiato a Varsavia

In occasione del Convegno Esaso - Retina Academy  (European School for Advanced Studies in Ophthalmology) tenutosi a Varsavia nelle scorse settimane è stata premiata una relazione del dottor Alberto Piatti, oculista dell’Asl TO5 (1° premio fra le circa 60 partecipanti), che aveva come argomento la proposta di un percorso diagnostico terapeutico per la retinopatia diabetica.

La retinopatia diabetica è la più frequente complicanza del diabete e colpisce circa il 30 % della popolazione diabetica. In Piemonte, i dati epidemiologici riportano circa 285.000 persone con diabete, di queste circa 80 mila sono affette da retinopatia. La retinopatia diabetica è  principale causa di cecità della popolazione in età lavorativa nei Paesi Industrializzati.  La proposta, rivolta a tutto il Sistema sanitario nazionale, ma anche ai Servizi Sanitari dei paesi della Comunità Europea, si basa su esempi di best practice che l'Asl TO5 da circa 15 anni sta attuando sul suo territorio, grazie ad una stretta collaborazione fra diabetologi ed oculisti.

“Il Percorso diagnostico terapeutico assistenziale (PDTA) della retinopatia diabetica dell'Asl TO5 – ha spiegato il dr Piatti – consente un’effettiva presa in carico dei pazienti da parte delle strutture dell’ASL dalle fasi iniziali della malattia, riconoscibili mediante le procedure di screening fino alle terapie che sovente sono prolungate.

Lo screening della retinopatia nell’ASL TO5 viene effettuato sia con la metodica dell'esame fundus oculi da medici oculisti, sia con la metodica retinografia digitale effettuata da personale infermieristico”. Quest'ultima metodica sarà ulteriormente potenziata nel corso dell'anno 2019, consentendo sia un miglioramento del servizio, sia una riduzione dei tempi d'attesa.

“Altro punto di forza fondamentale è l'utilizzo di una cartella clinica digitale condivisa fra diabetologi e oculisti - prosegue Piatti -. In questo modo è possibile conoscere la stadiazione della complicanza oculare per il diabetologo e l'iter della malattia diabetica per l'oculista. Infine, ultimo elemento importante, il paziente diabetico con retinopatia viene preso in carico, dopo la diagnosi, dagli ambulatori di oculistica distrettuali per gli accertamenti successivi quali OCT ed angiografia e nel Distretto di Moncalieri vengono eseguiti i trattamenti laser retinici”.

La presa in carico si completa con la parte ospedaliera quando sono necessarie terapie più invasive come le terapie intravitreali per l'edema maculare o la vitrectomia in rari casi di retinopatia proliferante.

“Un premio dato all’impegno e all’esperienza professionale del dr Piatti – ha detto il direttore generale Massimo Uberti - Il fatto che le nostre buone pratiche siano di esempio ed esportabili in altri paesi europei  deve essere garanzia per tutti i cittadini che si rivolgono alle nostre strutture sanitarie”.

Massimo De Marzi

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