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Economia e lavoro | 24 dicembre 2018, 11:05

Piemonte e Food Economy: vola l’economia dei prodotti tipici natalizi

Maria Sepertino (Confartigianato Piemonte): “Un patrimonio economico e di tradizione culturale che va costantemente difeso e valorizzato, anche con l’acquisto dei prodotti del territorio in prossimità delle feste"

Piemonte e Food Economy: vola l’economia dei prodotti tipici natalizi

Sono questi i numeri principali che descrivono la “Food Economy” artigiana del Piemonte che in prossimità delle feste natalizie registra un picco di produzioni e vendite.

L’analisi è dell’Osservatorio per le PMI di Confartigianato Imprese Piemonte che ha rielaborato i dati di Istat, UnionCamere-Infocamere e MIPAAF, su imprese e produzioni alimentari e consumi delle famiglie.

Se il nostro cibo è apprezzato per la sua qualità e genuinità - sottolinea Anna Maria Sepertino, Presidente Federazione regionale Confartigianato Alimentazione - lo dobbiamo alle 6.568 imprese artigiane alimentari che lavorano sul territorio piemontese. Ma ricordiamo che i nostri cibi vanno forte anche sulla tavole di tutto il mondo. Un patrimonio economico e di tradizione culturale che va costantemente difeso e valorizzato, anche con l’acquisto dei prodotti del territorio in prossimità delle feste natalizie. Il rilancio del food made in Piemonte deve passare anche con il consumo dei prodotti artigianali tipicamente piemontesi nel mese di dicembre dove la spesa delle famiglie è superiore rispetto al consumo medio mensile.  E’ un gesto che fa bene sia all’economia piemontese, alle aziende e ai lavoratori dell’indotto, che alla nostra salute”.

Le festività legate al Natale modificano notevolmente le abitudini di spesa, tanto che a dicembre il valore delle vendite al dettaglio di prodotti alimentari e bevande supera del 19,8% la media mensile annua.

In Piemonte il 95,4% della spesa riguarda prodotti alimentari e bevande analcoliche e il restante 4,6% le bevande alcoliche. I prodotti artigianali più acquistati sono formaggi e latticini (6,1% della spesa), salumi (4,9%), pane (4,8%) e altri prodotti di panetteria e pasticceria, che comprendono i dolci da ricorrenza (4,2%), prodotti in cui manualità e tipicità rappresentano importanti fattori di qualità. 

In Piemonte si stima per dicembre una spesa delle famiglie in prodotti alimentari e bevande di 1.215 milioni di euro, più alta di 201 milioni rispetto al consumo medio mensile.

Inoltre, considerato come nella nostra regione una fetta consistente della spesa alimentare sia intercettabile dalle imprese artigiane, si stima che in Piemonte vengono spesi circa 545 milioni di euro per prodotti da forno, salumi, latticini, formaggi, olio di oliva, dolci, gelati, condimenti e alcolici prodotti da artigiani. A livello provinciale si stima una spesa delle famiglie di prodotti alimentari e bevande di 638 milioni di acquisti a Torino, 121 ad Alessandria, 156 a Cuneo, 99 a Novara, 59 ad Asti, 50 a Biella, 48 a Vercelli e 45 nel Verbano-Cusio-Ossola.

Sono, come detto, 6.568 le imprese artigiane che operano in Piemonte nel 2018 nella produzione di bevande e prodotti alimentari, in calo rispetto allo scorso anno (- 1,4% equivalenti a 96 imprese in meno). A livello Nazionale, invece, sono 88.961, con una perdita complessiva di 1.094 unità (-1,2%).

L’analisi territoriale segnala 3.227 imprese artigiane a Torino, 1.131 a Cuneo, 645 ad Alessandria, 458 a Novara, 398 ad Asti, 248 a Vercelli, 244 a Biella e 217 a Verbano-Cusio-Ossola.

In Piemonte, 2305 realtà producono cibi da asporto e operano nella ristorazione, 3.180 pane, dolci e gelati, 298 pasta, 222 lavorano e conservano la carne, 97 latte e formaggi, 115 condimenti e conserve, 91 vini, distillati e birra, 40 frutta, ortaggi e pesce, 4 oli e grassi vegetali e animali, 66 granaglie e prodotti amidacei e 150 sono impegnati nelle produzioni varie. 

Gli addetti artigiani sono 12.553, il 32,6% del totale di tutte le realtà del settore. Tra i territori: 5.152 addetti artigiani si trovano a Torino, 3.362 a Cuneo, 1.232 ad Alessandria, 924 ad Asti, 5.50 a Novara, 498 a Biella, 427 a Vercelli e 408 a Verbano-Cusio-Ossola.

Ai tanti prodotti di qualità presenti in Italia una ulteriore risorsa è rappresentata dalle molteplici lavorazioni che li valorizzano; al 13 marzo 2018 sono censiti 5.056 prodotti agroalimentari tradizionali, caratterizzati da metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura consolidate nel tempo: la Campania è prima con 515 prodotti (10,2%) e il Piemonte con 337 prodotti (6,7%) si posiziona al sesto posto della classifica regionale.

In quasi la metà delle famiglie italiane (49%) c’è chi prepara in casa i dolci tipici del Natale nel rispetto delle tradizioni locali. E’ quanto emerge dall’indagine Coldiretti/Ixe’ che evidenzia un importante ritorno al fai da te, messo in mostra per la prima volta al Mercato di Campagna Amica in via San Teodoro 74 a Roma con la sfilata dei dolci tipici di Natale da Nord a Sud Italia con i consigli degli agrichef.

Sulle tavole degli italiani sono immancabili il panettone ed il pandoro che sono acquistati da 7 italiani su 10 da abbinare sempre più spesso alle specialità casalinghe preparate con ricette custodite spesso da generazioni.

Massimiliano Sciullo

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