Scuola e formazione - 14 febbraio 2019, 19:53

A Torino nasce Campus Off, un nuovo modo di concepire l'aula studio (VIDEO)

Inaugurato, all'interno degli spazi socio-culturali di Off Topic, il progetto nato dalla collaborazione tra Torino Youth Centre, Università e Città: un luogo per studiare e socializzare

A Torino nasce Campus Off, un nuovo modo di concepire l'aula studio (VIDEO)

“Due aule studio in un luogo non convenzionale, che ospita eventi culturali e molto altro, fatto di ambienti polifunzionali dove potersi sentire a casa”: con queste parole il presidente di Torino Youth Centre Luca Spadon ha inaugurato ufficialmente Campus Off, il nuovo spazio per studenti universitari creato all'interno di Off Topic in Via Pallavicino.

Le aule (rispettivamente di 250 e 150 metri quadrati per un totale di circa 150 posti a sedere) sono ad accesso libero e gratuito e contengono interessanti innovazioni tecnologiche portate dalla “sala del silenzio”, dotata di cuffie wireless SilentSystem dove poter ascoltare playlist musicali adatte allo studio e all'isolamento, e un “angolo del rumore” dove poter svolgere lavori di gruppo.

Il progetto è nato dalla sinergia tra il network di associazioni Torino Youth Centre, l'Università degli Studi e la Città: “Si tratta di un ulteriore tassello - ha dichiarato il vice-rettore Prof. Bartolomeo Biolatti – per il completamento dell'asse umanistico che da Via Po scende fino a Lungo Dora Siena e si irradia in diverse zone della città. L'Università è numericamente in continua crescita e, dei nostri 76mila iscritti, più della metà frequenta facoltà umanistiche: per questo servono spazi per la didattica, per la ricerca ma anche per la socializzazione; le esigenze sono davvero tante e l'ente pubblico, da solo, non può soddisfarle”.

Sulla stessa lunghezza d'onda anche il dirigente ing. Sandro Petruzzi: “Questi spazi – ha aggiunto – possono rappresentare un modello di contaminazione tra mondi diversi che nel nord-Europa è già molto sviluppato. La loro progettazione ha risvolti più sociologici che ingegneristici perché è grazie al contenuto che gli edifici acquisiscono valore”

In conclusione, l'assessore ai diritti Marco Giusta ha ricordato la forte capacita attrattiva universitaria della città: “Lavoreremo – ha spiegato – alla costruzione di altri luoghi come questo perché rappresentano un valore aggiunto per tutti: gli studenti scelgono Torino per il valore dei suoi atenei, per il costo accessibile della vita rispetto ad altre città ma anche per gli spazi a misura di giovane che nascono dalla collaborazione tra realtà pubbliche e private”.

 

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Marco Berton

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