Politica | 19 febbraio 2019, 20:24

Vigone, il sindaco Restagno: "Dopo 20 anni nell'amministrazione cittadina, lascio un paese che sta bene"

Il primo cittadino tira le fila dei suoi due mandati. "I momento più difficile? Quando ho dovuto ordinare la chiusura della scuola elementare"

Vigone, il sindaco Restagno: "Dopo 20 anni nell'amministrazione cittadina, lascio un paese che sta bene"

“Il momento più difficile è stato anche quello che mi ha dato più soddisfazioni. Quel che mi gratifica è che lascio un paese che sta bene”. Il sindaco vigonese Claudio Restagno tira le fila dei suoi due mandati da primo cittadino e del suo impegno nell’Amministrazione cittadina, iniziato 20 anni fa.

Giovedì 21, alle 21, nel Teatro Selve di vicolo del Teatro, si terrà la serata “2009-2019. Bilancio di due mandati”, aperto alla cittadinanza.

La serata sarà un’occasione per fare il punto su quanto fatto e passare di fatto il testimone al suo successore Luciano Abate – attuale vicesindaco e sinora unico candidato in lizza per la poltrona di primo cittadino.

Restagno è stato per 5 anni assessore nella Giunta di Dino Ambrosio, poi ha perso il confronto con il primo cittadino di allora e ha fatto 5 anni di opposizione, prima di indossare la fascia tricolore dal 2009 a oggi.

Qual è stato il momento più difficile di questi 10 anni?

“Quando ho dovuto ordinare la chiusura della scuola elementare. È stato un periodo umanamente stressante e il più difficile dal punto di vista amministrativo, perché era necessario far iniziare l’anno scolastico il prima possibile”.

Qual è stato invece quello più gratificante?

“Proprio il momento più difficile, perché grazie ai professionisti che hanno lavorato per tutta l’estate al progetto e alla ditta che è stata veloce, siamo riusciti a partire solo quindici giorni dopo. Devo dire che mi ha gratificato molto anche rendermi conto che siamo riusciti a fare quello che volevamo fare. Per esempio, lascio al mio successore i lavori avviati e i fondi per sistemare le scuole medie”.

C’è stata una differenza tra il primo e il secondo Restagno?

“L’Amministrazione pubblica è come la vita, uno cresce molto. Negli anni ho acquisito più sicurezza e il mio Comune più visibilità a livello territoriale, perché ho imparato quando dovevo intervenire, e quando invece dovevo lasciare perdere”.

Cosa lascia dopo questi dieci anni alla guida del paese?

“Lascio un paese che sta bene e che è un paese di riferimento per la zona. Questo lo devo all’impegno di tutti: in questi anni ho lavorato con gente in gamba, la Giunta non ha mai traballato e sono nate nuove associazioni. Si è creato un clima positivo dove si sono fatti grandi cose e grandi manifestazioni”.

Cosa le mancherà quando, tra un paio di mesi, lascerà la stanza del sindaco?

“Mi mancherà incontrare la gente, partecipare alle riunioni per il territorio. Ma continuerò a seguire e occuparmi di cosa succede nel Pinerolese, mentre non interferirò nella vita amministrativa cittadina, perché sono convinto che chi verrà dopo di me, farà bene”.

Marco Bertello

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