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Attualità | 12 marzo 2019, 07:30

A Nichelino nasce la Casa dei Diritti

“Qui lo stato ha vinto, le mafie hanno perso”, è scritto sulle vetrate a fianco dell’ingresso. L’ex centro estetico controllato dalla ndrangheta ospiterà l’Associazione dei consumatori Aducon, il Torino Pride Lgbt, Save the children e il futuro centro di Libera in città

A Nichelino nasce la Casa dei Diritti

Il 15 gennaio era arrivato l’annuncio: là dove c’era un centro estetico gestito dalla ndrangheta, ora a Nichelino sarebbe nata una Casa dei Diritti. Ieri è stato il momento dell’inaugurazione, alla presenza delle scolaresche (e dell’assessore regionale Monica Cerutti) la mattina, con una nutrita rappresentanza di sindaci, consiglieri, amministratori di zona e comitati di quartiere nel pomeriggio.

“Qui lo stato ha vinto, le mafie hanno perso”, campeggia sulle vetrate all’ingresso, in Largo delle Alpi 3/B. Una grande scritta per testimoniare che anche le battaglie più difficili si possono vincere. “Questo bene è stato finalmente restituito alla collettività, questo è un momento storico per la città di Nichelino”, ha dichiarato con orgoglio l’assessore alla legalità Diego Sarno. E, dopo di lui, il sindaco Giampiero Tolardo ha aggiunto: “La politica deve fare da barriera alla mafie e alla criminalità organizzata. Perché se le mafie continuano a fare affari, allo stato e agli enti locali mancano le risorse per rifare le strade, ammodernare le scuole, costruirne di nuove, fare investimenti”.

Roberto Bellasio, dell’Agenzia dei beni confiscati, ha poi ricordato le tappe principali che hanno portato a questo risultato, mentre Maria Josè Fava di Libera Piemonte si è detta soddisfatta nel vedere tanta gente in sala: “Tutte queste persone presenti sono gli anticorpi contro la diffusione della criminalità. Non bisogna mai abbassare il livello di attenzione contro le mafie, che oggi si insinuano in modo silenzioso, puntano all’economia legale, operano per condizionare la politica e gli appalti”.

“Per questo, oggi posso dire benvenuti a casa nostra”, ha chiuso tra gli applausi il suo intervento, non senza aver ricordato le tante battaglie di don Ciotti, la legge del 1996 che ha permesso di confiscare i beni alle mafie e altri passaggi precedenti e successivi. Se a Nichelino nasce la Casa dei Diritti è anche perché il Comune ha vinto ben due bandi regionali, ottenendo le risorse necessarie a finanziare il progetto. Ma adesso parte la fase 2, con quattro soggetti che hanno sposato l’iniziativa dell’Amministrazione: i locali dell’ex centro estetico di Largo delle Alpi ospiteranno l’Associazione dei consumatori Aducon, il Torino Pride Lgbt, Save the children e il futuro centro di Libera in città.

L’inaugurazione della Casa dei Diritti fa da apripista alle iniziative per il 21 di marzo, Giornata per la Legalità. “La vera vittoria sarà culturale”, ha concluso il sindaco di Candiolo Stefano Boccardo. “Quando impareremo il rispetto delle regole anche nei piccoli comportamenti, la mafia avrà i giorni contati”.

Massimo De Marzi

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