Come tutte le sperimentazioni, anche la nuova raccolta differenziata nel quartiere Lingotto-Filadelfia, partita a pieno regime a inizio mese, sembra per ora procedere a tentoni. I cittadini non abituati a suddividere i rifiuti in base alla composizione, e nonostante la campagna informativa iniziata a gennaio, fanno fatica ad adattarsi. Per di più, in corso Corsica, sul lato ovest tra via La Loggia e corso Giambone, alcuni hanno lamentato un’eccessiva vicinanza dei bidoni agli androni dei palazzi e alle altre attività commerciali.
Dopo l’avvio a febbraio della rimozione dei vecchi cassonetti è addirittura partita una raccolta firme rivolta al Comune per presentare le difficoltà del caso.
“Il problema – afferma il consigliere della Circoscrizione 8 Lorenzo D’Agostino (Pd), firmatario di un’interpellanza discussa ieri in consiglio – potrebbe essere risolto collocando i bidoncini nel controviale di corso Corsica, dove precedentemente erano posizionati quelli grandi”.
Ma il vicepresidente Massimiliano Miano rassicura di aver già preso accordi con Amiat: “Nei primi giorni di aprile – afferma – faremo una riunione con gli amministratori di condominio per risolvere la questione dei cassonetti su strada e dentro i cortili”.
Intanto, mentre procede il completamento del “porta a porta” tradizionale anche nel confinante quartiere Santa Rita, il quadrilatero compreso tra corso Unione Sovietica, corso Traiano, via Onorato Vigliani e corso Benedetto Croce vedrà, a fine maggio, l’ultima fase dell’opera, con l’attivazione delle eco-isole smart. Si tratta di venti stazione elettroniche per lo smaltimento rifiuti tramite bip card, che coinvolgerà circa 8 mila residenti, riuniti in 4100 famiglie. Nel mese di aprile verranno inviate le lettere informativa in ogni abitazione, e, a seguire, sarà convocata un’assemblea di cittadini con Iren per illustrare il progetto.
Rimarrà comunque attivo il punto informativo in corso Corsica 55 per ogni perplessità sulla raccolta.