Una doccia gelata, a pochi giorni dalla Pasqua. E' quella che è piombata sulla testa di 33 (su un totale di 58!) lavoratori della Cic di Banchette, ai quali è arrivata la comunicazione da parte dell'azienda dell'avvio della procedura di licenziamento collettivo.
"Consideriamo questa scelta unilaterale dell’azienda, un'azione priva di ragioni e vergognosa sotto l’aspetto industriale, etico e umano", tuonano i sindacati SLC Cgil e Uiltucs Uil. "Solo ieri, 17 aprile, attraverso una comunicazione aziendale ci è pervenuta l’informazione di una proroga del servizio in appalto pubblico del CUP per i mesi di maggio e giugno 2019. E' incomprensibile l'attivazione di una procedura di licenziamento collettivo a fronte di una proroga della commessa".
Ma che quella della Cic fosse una situazione spinosa era già emerso in passato. Tanto che lo scorso 18 febbraio era stato dichiarato lo stato di agitazione. "In questi mesi - raccontano i sindacalisti - le lavoratrici e i lavoratori di Cic hanno subito forti ritardi nella ricezione degli stipendi e ad oggi devono ancora ricevere lo stipendio del mese di aprile relativo alle competenze del mese di marzo. Alle lavoratrici e lavoratori mancano i contributi previdenziali relativi al mese di dicembre 2018 e infine mancano i versamenti delle quote sindacali trattenute a tutti i lavorati in busta paga e non erogate alle organizzazioni sindacali dal mese di marzo 2018".
Insomma, i sindacati sono pronti a dare battaglia. E già per il 26 di aprile hanno convocato un'assemblea straordinaria per fare il punto della situazione. "Diciamo no ai licenziamenti, ai ricatti e alle scelte aziendali scellerate per le quali le conseguenze saranno pagate esclusivamente dalle lavoratrici e dai lavoratori". E il fronte pare unito, visto che Cgil, Uil e le Rsa promettono di intraprendere "tutte le iniziative necessarie per la tutela dei diritti di tutte le lavoratrici e lavoratori del sito di Banchette".