Passi avanti per la riqualificazione di Parco Michelotti: sono state infatti approvate oggi in Consiglio comunale le linee guida per il recupero e la fruizione del parco. Ventidue i voti favorevoli, nessun parere contrario e un solo astenuto.
Un via libera arrivato dopo non poche discussioni tra maggioranza e minoranza, ma che avvicina il giorno della riconsegna di Parco Michelotti ai cittadini torinesi. Pur apprezzando il progetto, il capogruppo del Partito Democratico Stefano Lo Russo ha sollevato più di un dubbio circa il metodo e il merito che hanno portato l’amministrazione ad approvare oggi le linee guida: “Il M5S ha fatto scappare un investitore come Zoom, scambiando il Parco Michelotti in una partita elettorale”.
Chiara, secondo Lo Russo, anche la precisa volontà di estromettere la Circoscrizione 8 in favore del Tavolo di Progettazione civica e la scarsa copertura finanziaria: “La Città di Torino dovrà accedere a un mutuo per la copertura dei 900.000 euro necessari alla riqualificazione. Intanto, le altre aree verdi subiscono un taglio del 25% della manutenzione”. In difesa delle scelte effettuate dall’amministrazione il consigliere del M5S Antonio Fornari, che definendo Zoom un “progetto brutto” ha ricordato come l’imminente riqualificazione fosse attesa da diversi anni.
Niente da fare invece per il recupero dei fabbricati esistenti, che verranno abbattuti nonostante la richiesta di emendamento del capogruppo dei Moderati Silvio Magliano di non chiudere al recupero degli edifici. “Il percorso partecipato ha tenuto conto dell’aspetto storico, botanico e faunistico: abbiamo preso in considerazione tutti gli aspetti di quell’area che ora potrà tornare ai torinesi” ha ribadito con orgoglio l’assessore all’Ambiente Alberto Unia, che ha difeso le scelte effettuate.