- 10 maggio 2019, 08:33

Maggio, il mese del dolore per il calcio torinese

Uniti, nel ricordo. Ma non solo da juventini.

Maggio, il mese del dolore per il calcio torinese

Tra non molto saranno trentaquattro gli anni trascorsi da quell’infausta sera del 29 maggio 1985.
Come ormai è consuetudine, ‘la Giornata della Memoria’ è il punto di simbiosi per eccellenza delle varie anime della galassia bianconera, che diventano un tutt’uno a tributo di quelle innocenti vittime.
Uniti, nel ricordo.
Ma non solo da juventini.
La speranza e la consapevolezza che ci si spogli dai colori del tifo calcistico per rendere alle 39 Vittime, da italiani (ma non solo), il doveroso omaggio.
La Memoria va coltivata e preservata, di anno in anno.
Bruxelles ha tracciato un solco inesorabile nel contesto del tifo. Bianconero, ma non solo. Tutto si misura prima e dopo quel fatidico 1985. E non solo per normative e responsabilità attribuite agli organismi calcistici europei ma anche perché è stata la Tragedia del Calcio. Quella per eccellenza. Da quel momento in poi, in molti si è infusa la consapevolezza che di Calcio si può anche morire. Non solo per una botta di gioco ma sulle gradinate. Uscire da casa per andare a vedere una partita e non farvi mai più ritorno.
Un lungo lavoro di coesione è stato fatto, per riparare anche screzi e dissidi che durante gli anni sono sorti tra le varie anime.
Famigliari, Societá, Istituzioni, Tifosi si sono uniti attorno ai simulacri che rappresentano il ricordo della Tragedia. Da Reggio Emilia a Meda, per passare dal Veneto a Cherasco e quindi nell’epicentro celebrativo a Torino, con la ‘Giornata della Memoria per le Vittime dell’Heysel e di ogni Manifestazione sportiva’.
La stessa vedrà la sua celebrazione nella Sala delle Colonne di Palazzo di Città, la sera del 29/05, cui seguirà l’illuminazione della Mole Antonelliana con al centro la dicitura del +39 RISPETTO.
A metà mese (il 15, per l’esattezza), tra le celebrazioni di Superga e quella dell’Heysel, la premiazione dei disegni dei bambini delle varie scuole della quinta Circoscrizione, coinvolti nella bellissima iniziativa a ricordo delle tragedie che hanno coinvolto le due società calcistiche torinesi.
Chi viaggerà invece in taxi, potrà incappare in qualche veicolo dove troverà apposta l’opera fotografica di Vincenzo Bruno, raffigurante una donna senza volto che porta al braccio la sciarpa bianconera e granata, a testimonianza
dell’evento ‘Uniti nel Ricordo’ perché, come nel Comunicato sottoscritto da più associazioni a supporto dell’iniziativa, la tragedia non è morire, ma dimenticare e può dividerci il colore ma ci unisce il dolore.

Bepep Franzo

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