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Eventi | 15 giugno 2019, 07:32

L’orgoglio LGBTQI oggi sfila al Torino Pride e abbatte i confini: "Per i diritti di tutti"

Partenza alle 16.30 da corso Principe Eugenio angolo piazza Statuto e arrivo in piazza Vittorio. Presenti anche i rettori di Unito e Politecnico con Vladimir Luxuria

L’orgoglio LGBTQI oggi sfila al Torino Pride e abbatte i confini: "Per i diritti di tutti"

Tutto pronto per la tredicesima edizione del Torino Pride, che quest’anno sfila nei colori arcobaleno con il claim “Over the borders”: un inno ad abbattere confini e barriere per rivendicare l’orgoglio della comunità LGBTQI e i diritti di tutti, senza distinzioni.

Il corteo partirà oggi pomeriggio, alle 16.30, da corso Principe Eugenio angolo piazza Statuto e si snoderà lungo il seguente percorso: via San Martino, piazza XVIII Dicembre, via Cernaia, via Luigi Mercantini, via Giannone, piazza Solferino, via Santa Teresa, via XX Settembre, via Pietro Micca, piazza Castello, via Po, per poi concludersi in piazza Vittorio Veneto. Sarà presente alla partenza e all'arrivo una postazione mobile dove i volontari di Odv Casa Arcobaleno, Arcigay Ottavio Mai di Torino e Sauna Club 011 somministreranno test rapidi per l’HIV.

Quella di Torino la tappa principale del Piemonte Pride, piattaforma nata due anni fa, che quest’anno vede cinque appuntamenti cardine: dopo Vercelli, l’11 maggio, e Alessandria, il 1° giugno, seguiranno le date di Asti, il 6 luglio, e Novara, il 14 settembre.

Saranno presenti anche Stefano Geuna, neo rettore dell’Università degli Studi di Torino, Guido Saracco, rettore del Politecnico, e la nuova direttrice del Lovers Film Festival Vladimir Luxuria.

Al termine della parata, sul palco allestito per l’occasione in piazza Vittorio Veneto, i discorsi delle attiviste e degli attivisti politici saranno intervallati dall’intrattenimento musicale a cura di Fran e i Pensieri Molesti, Preci P e EgoKid.

Anche quest’anno sono moltissime le adesione da parte di associazioni, sindacati, partiti politici e istituzioni anche culturali, fra cui la Fondazione Merz, il Museo Egizio e il Festival Proxima.

Novità dell’edizione 2019 il manifesto politico, interiezionale e antifascista, che il Coordinamento Torino Pride, a cinquant’anni dai moti di Stonewall, ha deciso di proporre ai politici presenti all’evento. Un documento che rivendica le istanze di uguaglianza per i cittadini dalla comunità LGBTQI e non solo, chiedendo la rimozione di tutti i tipi di discriminazioni, stereotipi e pregiudizi che rappresentano un ostacolo al raggiungimento di una società equa e solidale. Come ha spiegato la coordinatrice Giziana Vetrano, “il pride è il luogo dell’accoglienza di tutte e tutti, senza distinzioni; il luogo dove il colore e la gioia sono veicoli di pace, condivisione e libertà di espressione”.

Il Movimento 5 Stelle del Comune di Torino, per voce della capogruppo Valentina Sganga, ha espresso pieno sostegno al documento politico, ribadendo che la “lotta per i diritti si fa prima di tutto con le azioni”, ricordando quelle portate avanti in coerenza come il “riconoscimento dei figli delle coppie omogenitoriali, la ferma presa di posizione contro il Congresso delle Famiglie di Verona e le forti perplessità sollevate sul Dl Sicurezza”.

I pentastellati hanno annunciato la partecipazione al corteo “come politici che si battono perché questo Paese non torni indietro, questo al di là di schemi partitici e di opportunismi di governo che hanno frenato l'affermazione dei diritti”. 

Il neo governatore della Regione Piemonte Alberto Cirio ha confermato per il 2019 il sostegno economico al Piemonte Pride, mentre per il 2020 sarà tutto da valutare. E' la risposta all'allarme lanciato dalle associazioni della comunità LGBTQI sul rischio di un taglio fondi. 

Parteciperà all'evento anche l'ex presidente del consiglio regionale Nino Boeti: "Sarà certamente una bella festa per le vie di Torino, all’insegna della tolleranza, dei diritti, della gioia di poter essere se stessi. Con rispetto e senza confini".

Manuela Marascio

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