Il Presidente della Regione Alberto Cirio invierà oggi al Premier Giuseppe Conte una lettera per avere una risposta chiara sulla Tav "perché l'Europa ci chiede un segnale, in modo che i bandi che abbiamo pubblicato ieri possano essere anche adeguatamente completati coi capitolati che renderanno irreversibile l'opera".
A spiegarlo è lo stesso governatore piemontese, al termine dell'incontro che si è svolto questa mattina all'Unione Industriale di Torino sul "Corridoio Ten-T Mediterraneo e Vie della Seta". Una missiva che arriva all'indomani della riunione del CdA Telt a Parigi, nel quale si è dato il via libera ai bandi Tav Italia.
Cirio si dice fiducioso del sostegno all'opera da parte della Lega, soprattutto dopo le dichiarazioni del vicepremier Matteo Salvini. "Sono ottimista - ha spiegato il governatore - perché dopo le ultime elezioni europee sono cambiati gli equilibri nel governo e perché la posizione di Salvini è molto chiara e netta: conoscendolo anche come persona di parola, sono certo che arriveranno anche atti politici che ci permetteranno di dire la parola fine".
Per il Governatore "siamo veramente a un piccolo passo: quello che ieri accaduto a Parigi è momento storico e ringrazio l'Europa. Ieri - aggiunge - hanno confermato il finanziamento al 50% dell'opera, ma hanno aggiunto un 5%, unica opera in Europa, perché è stata riconosciuta la best practice di avere una società unica intergovernativa tra Italia e Francia".
"Oggi dobbiamo essere felici perché l'Europa ha risposto positivamente alle richieste dell'Italia e perché tutta l'opera è bandita: vuol dire che tutte le imprese che vorranno costruirla ora potranno farsi avanti per la realizzazione".
E sul tema si è espresso anche Dario Gallina, presidente dell'Unione Industriale di Torino: "“Siamo soddisfatti di questo passo in avanti sulla questione TAV, che continuiamo a presidiare. Il via libera di ieri da parte del Cda di Telt ai bandi per i lavori, oltre all’aumento della quota di finanziamento comunitario nella misura del 50% per la tratta nazionale e del 55% per quella internazionale, significa che è stato portato a casa un risultato: il progetto continua. Ma non per questo dobbiamo abbassare la guardia. E la questione tempo resta quella cruciale, se non vogliamo perdere le risorse. Basti pensare che – mentre noi siamo qui a discutere su quello che è un piccolo pezzo di un collegamento globale – la Cina ha costruito oltre 20mila chilometri di tratte ad alta velocità. Questo non è più ammissibile. La volontà dei cittadini è emersa in modo molto chiaro dalle urne delle ultime elezioni, e ho fiducia che il Presidente Cirio possa portare avanti un dialogo costruttivo con il Governo e le Istituzioni Europee. Questo, soprattutto perché il distacco con l’Europa rischia di diventare sempre più grande e di consegnare alle prossime generazioni un’Italia isolata e depressa. Le parole della Coordinatrice Radicova ci ricordano che l’Europa non è se stessa senza l’Italia, e viceversa. La visione dei padri fondatori prevedeva una realtà unica, in cui merci, persone, idee, talenti potessero circolare liberamente. È a questa idea di progresso e visione che dobbiamo guardare. E chi non ha visione, non fa gli interessi del Paese”.