- 19 luglio 2019, 14:04

Un mercato frizzante. E buone vacanze a tutti

La Juve si sta muovendo con caparbietà, rimodellando ma sopratutto ringiovanendo l’organico (se si esclude Buffon). Cominciando con l'cquisto del giocatore più promettente degli ultimi anni, l’olandese De Ligt

Un mercato frizzante. E buone vacanze a tutti

Di tutto si può dire meno che non sia un mercato vivace. Sopratutto pullulante di volti nuovi, anche e soprattutto per il Decreto Crescita, in virtù del quale gli sportivi professionisti che non sono stati residenti in Italia nei due periodi d’imposta precedenti il  trasferimento e si impegnano a risiedere in Italia per almeno due anni, vedranno il proprio imponibile ridursi al 50% ai fini della tassazione sul reddito.

Mossa governativa che ha creato maggior ‘sex - appeal’ al nostro Campionato, a lungo offuscato dalle sirene spagnole e inglesi.
Guardando in casa nostra, la Juve si sta muovendo con caparbietà, rimodellando ma sopratutto ringiovanendo l’organico (se si esclude Buffon, giunto però con altri obbiettivi e propositi). Ha inserito tra le file della difesa, forse il più promettente giocatore degli ultimi anni. Un acquisto di lusso, l’olandese De Ligt, giunto a un anno di distanza dall’arrivo di Cristiano Ronaldo che ha fatto brillare di lucentezza propria l’intera Serie A.

A integrare la difesa, l’arrivo dal Sassuolo di Demiral, il turco che, ferma la valutazione positiva di Sarri, rimarrà presumibilmente a Torino. Il centrocampo con Rabiot e Ramsey acquisisce forza e dinamismo, avviando la presumibile cerimonia di addio di Khedira e Matuidi (bravi ma non eccelsi).
Bernardeschi scalpita, smanioso di consacrarsi definitivamente come miglior giocatore italiano degli ultimi anni, affiancato dall’altro fisico talentuoso che di nome fa Emre Can (primo infortunato, seppur blando, della nuova stagione prossima al via).

Se le fasce lasciano ancora dubbi circa la conferma di Alex Sandro e, soprattutto di Cancelo, De Sciglio appare una certezza nel ruolo di panchinaro pronto a inserirsi in corso d’opera, così come Rugani, vecchia conoscenza del nuovo allenatore.

Pjanic, salvo sorprese dell’ultim’ora, rimarrà in bianconero, così come Douglas Costa e Dybala, smaniosi di iniziare quella che per loro ha il sapore della ‘stagione del riscatto’.
Per Marione, connubio di volontà e sacrificio, si andrà con ogni probabilità agli addii. Ci mancherà la sua caparbietà e la sua grinta. Nel reparto offensivo, niente è così scontato, con in bilico la posizione di Kean, a  mio avviso, il grande sopravvaluto dell’ultima fase della stagione conclusa. La sua dipartita non la considererei un’occasione mancata ma un ottimo incasso, da destinarsi a talenti puri e reali. E con la testa sul collo.

Moglie permettendo, il possibile arrivo di Icardi darebbe grande potenzialità a un reparto da cui ci si aspetta grandi cose.
Le tarantelle interiste non devono trarre in inganno, a Torino sarebbe tutt’altra cosa. E poi, quello che non piace a Conte, piace a noi. E viceversa. Questo ormai è assodato.

Un saluto a Cuadrado, prossimo a involarsi verso il calcio del dragone, a Perin, già in Portogallo e Spinazzola prima cessione che ha determinato l’arrivo di Pellegrini (giovane promettente).
Ma qualche sorpresa e meteora dell’ultima ora potrebbe enfatizzare ancor di più un mercato tra i più frizzanti degli ultimi anni (exploit Ronaldo a parte).

Intanto, per chi vorrà, potrà leggermi nuovamente a settembre.
Nel mentre, salutando, vi ringrazio per l’attenzione e spero di non avervi tediato troppo. Buone vacanze.

Beppe Franzo

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