Scuola e formazione - 21 luglio 2019, 19:28

Non c'è due senza tre: Politecnico e Confindustria rinnovano l'alleanza per l'innovazione. In attesa della Digital Revolution house

Dopo la firma del 2009 e quella del 2014, torna con forza la collaborazione tra atenei e aziende, con un occhio di riguardo per infrastrutture e logistica, così come per le pmi. E presto, davanti all'Energy center, sorgerà la casa dell'innovazione digitale

Non c'è due senza tre: Politecnico e Confindustria rinnovano l'alleanza per l'innovazione. In attesa della Digital Revolution house

"Un accordo che si conferma e si rafforza nei contenuti". Guido Saracco, rettore del Politecnico di Torino, descrive così il patto con Confindustria Piemonte, che rinnova un'intesa già siglata nel 2009 e nel 2014, per sviluppare le conoscenze, con una nuova attenzione legata a infrastrutture e logistica e con un occhio di riguardo per le PMI. Proprio la spinta che fin qui ha portato alla nascita delle lauree professionalizzanti in meccatronica, ma anche tessile e biomedico e al Competence center nell'area di TNE, così come corso Marche per l'aerospazio.

"Inoltre, davanti all'Energy center stiamo costruendo la Digital Revolution house, "casa" dell'innovazione digitale e ci piacerebbe che trovassero casa lì i quartieri generali dei maggiori operatori di settore", dice ancora Saracco. L'orizzonte temporale è almeno triennale.

"I temi dell'innovazione e della formazione permanente sono assolutamente cruciali per essere competitivi a livello internazionale e collaborare con centri di eccellenza come il Politecnico è strategico - aggiunge Fabio Ravanelli, presidente di Confindustria Piemonte -. Oggi più di dieci anni fa, visto che l'accelerazione tecnologica è ancora più marcata, rendendo presto obsoleto ciò che già esiste. Comprese le conoscenze. E il Piemonte non può permettersi di perdere ulteriore terreno". "Le figure professionali di cui hanno bisogno le aziende sono in continuo rinnovo - prosegue Saracco - e i 5-7 anni per formare un ingegnere spesso sono troppi per fornire in tempo profili che siano al passo con le esigenze del mercato del lavoro".

"La formazione continua e professionalizzante è di grande attualità e rende prezioso il lavoro con Confindustria. l'Italia ha un forte gap sulla creazione di figure con esperienze pratiche e che sappiano entrare subito nel mondo del lavoro, rispetto al resto d'Europa. E se gli ITS da soli non riescono a sfondare, l'alleanza con Confindustria può essere una spinta importante".

Da un lato, dunque, si cercheranno incroci virtuosi tra le necessità delle imprese e l'offerta del portafoglio-brevetti e start up del Poli. Al tempo stesso, aziende e ateneo potranno cercare di partecipare a bandi e programmi europei di ricerca. Lunedì, infine, sarà siglato da Piccola industria di Confindustria Piemonte un accordo con la Miami scientific italian community per portare il know how nostrano negli Stati Uniti.

Intanto, il rapporto tra Politecnico e aziende continua a trovare nuove concretizzazioni. "Siamo in trattativa per l'insediamento di un'importante azienda spagnola - dice Saracco -: una specie di Reply, ma ancora più grande".

Massimiliano Sciullo

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