L’annuncio è ufficiale: dal 7 settembre la scuola Gramsci di via Cavour ad Alpignano verrà riaperta e per l’anno scolastico 2019-2020 ospiterà 10 classi. Chiusa nel giugno del 2015 dall’allora sindaco Gianni Da Ronco perché inadeguata ed insicura per la presenza dell’amianto, aveva obbligato gli alunni a migrare verso le altre scuole della città.
Dall’insediamento della nuova giunta guidata dal sindaco Andrea Oliva, la volontà di recuperare la scuola Gramsci è stata chiara fin dalla campagna elettorale di Alpignano Sicura: “La scuola Gramsci va riaperta subito, procedendo con un piano di interventi manutentivi, che la rendano fruibile appena possibile”; così scrivevano nel loro programma elettorale. C’era la precisa volontà di recuperare la scuola, uno degli esempi meglio riusciti di edilizia scolastica, con i sui grandi e luminosi spazi e la collocazione urbanisticamente strategica in una parte di città che non poteva stare senza una scuola.
“La ragionevole presunzione che il mondo dell’edilizia è un mondo che promette rilevanti ed egregi esempi di recupero del patrimonio pubblico – commenta l’assessora all’urbanistica Tamara del Bel Belluz - è stata il faro che ha illuminato la volontà della giunta Oliva, diventando uno dei punti cardini del programma di mandato. E oggi si raccolgono già i frutti di questa coraggiosa scelta”.
I lavori sono ormai terminati da tempo e la fine delle vacanze estive porteranno ad inaugurare la Gramsci con una grande festa, a cui hanno aderito l’Istituto Comprensivo e il Comitato genitori.
Sabato 7 settembre, alle ore 10 la scuola Gramsci, completamente rinnovata, verrà riaperta dopo quattro anni dalla sua chiusura, con l'inaugurazione dell'Amministrazione Comunale. All'evento è invitata tutta la cittadinanza.
In pochi mesi di cantiere si è rimesso in sicurezza l’intero edificio dal punto di vista del rischio amianto, e nello stesso tempo si è affrontato il fondamentale adeguamento alla normativa antisismica, oltre a lavori di minore entità per garantire il miglior uso dell’edificio, come la sostituzione di serramenti al primo piano e della caldaia, il posizionamento di nuovi apparecchi illuminanti a led e la demolizione della casetta del custode.
Con l’occasione si è rifatto il pavimento della palestra, revisionata la controsoffittatura e verificati i servizi igienici e l’impiantistica di riscaldamento.
I bambini della zona torneranno a popolare gli spazi della scuola, così che le altre due scuole elementari, la Turati e la Matteotti, recupereranno presto i loro spazi originali, tra cui l’auditorium Matteotti.
“Reperire 8.000.000 di euro, oltre agli oneri per gli incarichi di progettazione e l’iva, per una scuola nuova – afferma la Del Bel Belluz - ci fanno pensare che un sano pragmatismo politico e una chiara idea di bene pubblico talvolta possano aiutare a prendere le distanze da sogni irrealizzabili e a cambiare strada”, commentando la scelta che avrebbe voluto seguire la giunta Da Ronco.
Il progetto della ristrutturazione è stato realizzato dall’ufficio tecnico del Comune ed ha consentito un ulteriore risparmio di tempi e costi.
Tutto pronto, quindi, per il primo squillo della campanella