Politica - 14 agosto 2019, 15:10

Crisi di Governo, gli assessori leghisti della nuova giunta regionale scrivono a Mattarella: "Servono le elezioni subito"

La lettera firmata da otto esponenti e dal Presindente del Consiglio regionale Stefano Allasia

Crisi di Governo, gli assessori leghisti della nuova giunta regionale scrivono a Mattarella: "Servono le elezioni subito"

Con una iniziativa che non ha mancato di suscitare subito reazioni e polemiche (in primis da parte dei Radicali e di +Europa), gli assessori leghisti della nuova giunta regionale hanno inviato una lettera al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, per chiedere immediate elezioni, per far uscire il Paese dall'empasse politico.

Questa, di seguito, la missiva inviata al Capo dello Stato, con in calce le firme degli assessori regionali Fabio Carosso, Matteo Marnati, Luigi Icardi, Fabrizio Ricca, Vittoria Poggio, Marco Protopapa, Chiara Caucino, del Presidente del consiglio Regionale Stefano Allasia e del Capogruppo della Lega Alberto Preioni: "Gent.mo Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la Regione Piemonte, purtroppo, sta vivendo un momento difficile e gli indicatori  certificano uno stallo e stagnazione economica che mette in difficoltà la crescita delle nostre imprese con grande preoccupazione sul lato occupazionale e il rischio di nuove crisi e chiusure di molte aziende piemontesi".

"Le politiche conservatrici della precedente amministrazione regionale, guidata da Sergio Chiamparino e dalle politiche di sviluppo economico, poco efficaci come il reddito di cittadinanza,  proposte dall'attuale governo non hanno sortito effetti positivi di crescita economica", prosegue la lettera.

"Pertanto vogliamo esprimere, attraverso il nostro ruolo istituzionale e democratico, l'esigenza di avere un nuovo governo con maggioranza stabile, che duri  almeno cinque anni, nel più breve tempo possibile e quindi ci affidiamo al suo saggio ruolo di garante della democrazia chiedendole di dare la voce al popolo italiano affinchè possa votare ed eleggere un nuovo parlamento", conclude la lettera.

Di fronte a questa iniziativa, questo lo stizzito commento da parte di Igor Boni (Coordinatore Gruppo +EUROPA Torino): "Che degli assessori rivendicando il loro 'ruolo istituzionale e democratico' chiedano in questa fase al Presidente Mattarella 'di dare la voce al popolo italiano affinché possa votare ed eleggere un nuovo parlamento'' non è solo inusuale ma in palese contrasto con la nostra Costituzione...  La  verità è che questa lettera ha l'obiettivo interno di ribadire al Presidente Cirio chi comanda e quello esterno di dare sostegno alla iniziativa sconsiderata di Salvini a Roma. Una lettera da rispedire al mittente senza risposta".

Concetto ribadito anche da Giulio Manfredi (Giunta Radicali Italiani): "Si tratta di un vergognoso e inammissibile uso strumentale delle istituzioni regionali per fini di parte. Il Presidente Cirio non ha nulla da eccepire?".

redazione

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