Economia e lavoro - 15 agosto 2019, 07:34

Blocchi anti smog, anche Confindustria apre alla Regione: "Bene lavorare insieme, a settembre speriamo di dare il via a un tavolo"

Balistreri: "Apprezziamo l'approccio dell'assessore Marnati: non si devono seguire scintille del momento, ma pianificare e verificare passo dopo passo. Bene i fondi Fesr per rinnovare il parco mezzi"

Blocchi anti smog, anche Confindustria apre alla Regione: "Bene lavorare insieme, a settembre speriamo di dare il via a un tavolo"

Continua a raccogliere consensi la posizione della Regione e della giunta Cirio sul tema dei blocchi auto nella lotta allo smog. E se nei giorni scorsi, dopo le critiche di Legambiente (che lamentava invece troppe deroghe), sono arrivati gli applausi sia dei costruttori edili che del mondo del commercio e dell'artigianato, anche il settore confindustriale piemontese esprime il suo appoggio.

"Ci sembra che sia stato adottato un approccio nuovo rispetto al passato - dice Paolo Balistreri, segretario generale di Confindustria Piemonte - ragionando in termini di pianificazione e non più reagendo 'day by day' ai temi emergenti. In questo apprezziamo quanto per ora è stato detto dall'assessore Marnati, anche se siamo ancora agli annunci e dovremo poi vedere i fatti".

Un altro elemento positivo, secondo il mondo industriale piemontese, è quello della gradualità. "Una tendenza non molto diffusa nel nostro Paese, dove si agisce sempre a seguito di scintille improvvise. E siamo anche molto d'accordo sull'utilizzo dei fondi FESR per il rinnovo del parco veicoli, dopo aver fatto una puntuale verifica dello stato attuale".

Il ragionamento, poi, si allarga anche ad argomenti più generali: "Negli ultimi tempi, con il mondo della politica, è mancato il dialogo. Penso ad esempio al tema della Ztl con il Comune di Torino - prosegue Balistreri -. Si tende a fare tutto di corsa, senza invece confrontarsi e andare per gradi, verificando punto per punto dati e risultati". "Ecco perché  - conclude - a settembre contiamo di poter aprire un dialogo con la giunta regionale e stabilire proprio il dialogo di cui parlavo. Bisogna pianificare in termini di sistema e magari coordinarci anche con i territori vicini. Sono sicuro che, così come per la logistica, anche sui temi ambientiali i sistemi confindustriali delle Regioni vicine alla nostra sarebbero d'accordo".

Massimiliano Sciullo

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