Scuola e formazione - 05 settembre 2019, 18:58

Pasto da casa, Di Martino incontra i dirigenti scolastici: “Gli istituti dovranno decidere sul panino entro fine ottobre”

Da lunedì fino a fine ottobre la garanzia o meno del pasto da casa sarà a discrezione del dirigente scolastico. Poi la decisione finale

Pasto da casa, Di Martino incontra i dirigenti scolastici: “Gli istituti dovranno decidere sul panino entro fine ottobre”

Il nuovo anno scolastico è alle porte. Lunedì 9 settembre migliaia di alunni torinesi delle scuole elementari e medie torneranno in tra i banchi con il dubbio se poter portare il pasto da casa o dover frequentare la mensa scolastica.

È per questo motivo che l’assessore all’Istruzione del Comune di Torino, Antonietta Di Martino, ieri pomeriggio ha incontrato 47 delle 54 autonomie scolastiche. Per delineare, in base alla recente sentenza di Cassazione, le linee guida. L’incontro ha portato alla condivisione di un documento titolato “collaborazione tra Comune e autonomie scolastiche sulla gestione dei pasti a scuola”.

Di fatto, le scuole avranno tempo fino a fine ottobre per valutare e prendere una decisione circa la garanzia o meno del pasto da casa. Impossibile prendere una decisione definitiva entro l’inizio delle lezioni, ecco perché ci sarà tempo fino al 31 ottobre.

Fino a quel giorno, negli istituti torinesi, vigerà il caos: la gestione della mensa e del pasto da casa, seppur a titolo temporaneo, sarà a discrezione dei dirigenti scolastici, della singola scuola. Situazioni diverse per scuole diverse.

Al netto della sentenza di agosto della corte di Cassazione che ha stabilito come il pasto da casa non sia un diritto, lasciando l’ultima parola agli istituti, la speranza dell’assessore Di Martino è che sempre più bambini e genitori scelgano la mensa piuttosto che il cosiddetto panino: “Il trend è quello - spiega l’assessore - La mensa torinese è una mensa di qualità e da quando abbiamo iniziato con le politiche di informazione sempre più studenti stanno tornando a usufruire del servizio”.

I punti delineati dal documento consentiranno ai dirigenti scolastici di prendere una decisione entro fine ottobre. Importanti, al fine della presa di posizione finale, saranno le condizioni di sostenibilità economica, la gestione del personale e le responsabilità circa la tracciabilitá degli elementi, oltre alla questione vigilanza.

Di certo, la difficoltà di alcune scuole a garantire il servizio del panino è reale. In ogni caso la decisione dei presidi dovrà poi essere comunicata ai genitori e motivata. In caso di motivazioni giudicate non soddisfacenti, i genitori potranno fare ricorso al giudice amministrativo.

Una cosa è certa: in un quadro parecchio complicato, Il rientro sui banchi di scuola (e nei refettori) sembra essere segnato dall’incertezza.

Andrea Parisotto

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