Attualità - 06 ottobre 2019, 20:15

Il Toro non sbanda in difesa e frena il Napoli

I granata soffrono nella prima mezz’ora, ma vengono fuori alla distanza: una retroguardia tornata all’altezza consente a Sirigu di chiudere imbattuto. Incidenti all’esterno dello stadio prima della gara

Il Toro non sbanda in difesa e frena il Napoli

Due squadre che in sei giornate non avevano mai fatto pari confezionano il primo segno x del loro campionato al termine di una gara dai due volti. Meglio il Napoli nella prima mezz’ora, poi alla distanza è uscito fuori il Toro, ma da entrambe le parti le polveri bagnate degli attaccanti hanno impedito di sbloccare lo 0-0.

Il rimpianto di Ancelotti è di aver inserito troppo tardi Llorente, che è stato più pericoloso da solo che i vari Mertens, Insigne, Lozano e Callejon messi assieme, mentre nel Toro solo Belotti ha provato ad impensierire Meret, assistito in modo praticamente nullo dall’ex Verdi, autore di una prova del tutto insufficiente. La nota positiva per i granata è che finalmente la difesa è tornata ad esprimersi su livelli importanti, con la porta di Sirigu rimasta inviolata soprattutto per la prova attenta e concentrata del trio Nkoulou-Izzo-Lyanco, il portierone granata stavolta ha dovuto sbrigare solo lavoro di ordinaria amministrazione.

Bene anche il ritorno di Lukic, che ha dato sostanza ed equilibrio in mezzo al campo, con Laxalt e Ansaldi bravi in entrambe le fasi, anche quando c’è stato da soffrire e proteggere al meglio la retroguardia. E dopo anni in cui il Toro perdeva sempre (e spesso anche in modo pesante) contro il Napoli all'Olimpico, ci sono motivi per guardare con positività a questo risultato.

In un turno in cui, ad eccezione dell'Atalanta, hanno pareggiato tutte le squadre della medio-alta classifica, il Torino muove la classifica e arriva alla pausa con 10 punti, un bottino misero se si pensa che i granata erano a quota 6 dopo un avvio sprint: ma se la gara contro il Napoli è stata la svolta, col ritorno di una difesa all’altezza come nello scorso torneo e una infermeria finalmente vuota, visto che anche Iago Falque è tornato in campo nei minuti finali, lo si capirà dalla trasferta di Udine del 20 ottobre, alla ripresa dopo gli impegni delle nazionali.

Oltre al calcio giocato, da segnalare purtroppo alcuni scontri all’esterno dell’Olimpico tra tifosi del Napoli e del Torino, con la polizia costretta ad intervenire lungo via Filadelfia e zone limitrofe. La tensione è salita intorno al 25’ del primo tempo anche dentro lo stadio, quando un gruppo di tifosi partenopei ha cercato di scavalcare la barriera divisoria tra il settore ospiti  e la curva Primavera. Nessun contatto si è però registrato e in pochissimi minuti la situazione è tornata tranquilla.

Cronaca. L’Olimpico presenta una bellissima cornice di pubblico per la sfida contro il Napoli, seguito da un gran numero di tifosi non solo nel settore ospiti ma anche nei distinti. Mazzarri rispolvera il 3-5-2, con Lyanco a completare il terzetto di difesa con Nkoulou e Izzo, il ritorno di Lukic in mezzo al campo, Laxalta e Ansaldi esterni, con l’ex Verdi partner d’attacco di Belotti. Nel Napoli sono molti i volti nuovi rispetto al mercoledì col Genk in Champions, ad iniziare da Insigne, che guida il tridente offensivo completato da Lozano e Mertens. Riflettori accesi fin dall’inizio, preceduto da un minuto di silenzio per l’ex patron del Sassuolo Giorgio Squinzi, mancato nei giorni scorsi. Il primo tentativo (fuori misura) è di Insigne, decisamente più pericoloso al 9’ quello di Fabian Ruiz da fuori, che costringe Sirigu a distendesi in corner.

Una bella ripartenza del Napoli non viene sfruttata a dovere da Insisgne al quarto d’ora (tiro rimpallato dal recupero dei difensori granata), mentre quaranta secondi dopo Verdi sul ribaltamento di fronte sbaglia malamente, non trovando neanche la porta da posizione favorevole. Al 23’ Zielinski calcia troppo debolmente per impensierire Sirigu, mentre quattro minuti dopo, sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto da Verdi, il colpo di testa di Rincon non inquadra la porta, stessa sorte poco dopo per il tentativo offensivo di Mertens. Dopo uno scontro fortuito tra Ansaldi e Hysaj, ha la peggio il calciatore del Napoli, costretto ad uscire in barella, al suo posto entra l’algerino Ghoulam.

Col passare dei minuti i ritmi si abbassano e, a parte un tentativo (telefonato) di Verdi dalla distanza, si arriva alla pausa senza alcuna altra emozione, anche se proprio a pochi istanti dalla pausa arriva la conclusione dal limite di Ansaldi che costringe a una parata difficile Meret, con Verdi che spara poi sull’esterno della rete a conclusione dell’azione. Dopo lo spettacolo offerto dagli uomini di edilizia acrobatica nel corso dell’intervallo, la ripresa inizia con un Toro decisamente più propositivo, con il colpo di testa di Rincon parato con qualche problema da Meret, mentre sul ribaltamento di fronte Laxalt è bravo a contrarre in calcio d’angolo un tiro potenzialmente pericoloso di Lozano. La rete di Belotti al 6’ è viziata da un evidente fuorigioco, ma è sempre la squadra di Mazzarri a fare la partita e a giocare più e meglio degli avversari, con Ancelotti che fa uscire il deludente Lozano per inserire Callejon, nel tentativo di regalare maggiore sprint alla fase offensiva dei suoi.

A metà ripresa il Napoli ha gioà esaurito i cambi, perché entra anche l’ex juventino Llorente, che rileva un Insigne spentosi col passare dei minuti (e che dimostra di non gradire, al momento di tornare in panchina). Proprio il nuovo entrato, servito da un dosato cross di Di Lorenzo, sfiora di testa il vantaggio ospite, mentre poco dopo Mazzarri effettua la prima sostituzione, con l’acciaccato Baselli che lascia il posto a Meite: un bellissimo spunto di Belotti in contropiede non viene seguito a dovere dai compagni a dieci minuti dal 90’, vanificando una potenziale occasione per il Toro. Il colpo di testa di Llorente su azione d’angolo viene ben parato da Sirigu, mentre a tre minuti dalla fine il suo nuovo tentativo aereo sibila a fil di palo.

Il Toro dà la sensazione di non averne più con diversi giocatori, ma il nuovo entrato Ola Aina spreca una contropiede tre contro due a metà campo, sbagliando un facile controllo. L’ultima mossa di Mazzarri è Iago Falque (che cerca subito il tiro) per Verdi, nei quattro minuti di recupero non succede più nulla e alla fine lo 0-0 lascia entrambe le squadre con un pò di amaro in bocca, perché nel calcio de tre punti il pareggio è una mezza sconfitta.

Torino – Napoli 0-0

Torino (3-5-2): Sirigu; Izzo, Nkoulou, Lyanco; Ansaldi, Baselli (25’ st Meite), Lukic (38’ st Ola Aina), Rincon, Laxalt; Belotti, Verdi (43’ st Iago Falque). All. Mazzarri

Napoli (4-3-3): Meret; Hysaj (33’ Ghoulam), Manolas, Luperto, Di Lorenzo; Allan, Ruiz, Zielinski; Lozano (15’ st Callejon), Mertens, Insigne (22’ st Llorente). All. Ancelotti 

Arbitro: Doveri di Roma
Ammoniti: Lukic, Lozano, Luperto

Massimo De Marzi

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