La pista ciclabile che dovrebbe collegare Torino a Collegno, da Piazza Bernini, nell'ambito del bando “Percorsi ciclabili sicuri” della Regione Piemonte è sempre più nell'occhio del ciclone: nella giornata di domenica, in particolare, aveva fatto molto discutere il video realizzato dal comitato Parella Sud-Ovest sulla carenza di spazio in Via Valentino Carrera. La Circoscrizione 4, attraverso una nota intitolata “Meno allarme e corretta informazione” e la pubblicazione delle tavole del progetto definitivo, ha smentito la cancellazione di ulteriori posti auto nel tratto compreso tra il centro e Corso Telesio.
Nelle tavole, pubblicate sul sito web della Circoscrizione, vengono mostrate l'intera planimetria del percorso, le due soluzioni alternative proposte durante l'ultima Commissione di Quartiere Parella (http://www.torinoggi.it/2019/10/04/leggi-notizia/argomenti/attualita-8/articolo/parella-come-cambia-la-pista-ciclabile-torino-collegno.html), la sezione stradale di Strada Antica di Collegno nelle due ipotesi e la messa in sicurezza degli incroci con Corso Marche e Via Pietro Cossa (http://www.comune.torino.it/circ4/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/4264?fbclid=IwAR3JgMoGHIch7EZIBu0dJ3AU79UIfFmYSjBlvKAZW8KPClGykUy0cwiV1TU).
Nel video pubblicato ieri sulla propria pagina Facebook, gli esponenti del comitato avevano posizionato alcuni cassonetti della raccolta differenziata al centro di Via Carrera, simulando la presenza della ciclabile e creando difficoltà di passaggio al bus della linea 65: “Con la nostra azione abbiamo dimostrato empiricamente - dichiara il presidente Lorenzo Paparo – che su quella strada la pista non ci sta: la sezione, misurata con il laser, è di 8 metri e 94; calcolando gli spazi minimi consentiti dalla legge per la corsia, i parcheggi su entrambi i lati, la ciclabile e l'area di sicurezza per la salita e la discesa dai veicoli si occuperebbero più di 9 metri”.
La preoccupazione principale del comitato riguarda la possibilità di soppressione di un maggior numero di stalli per la sosta rispetto a quelli preventivati: “In base alle nostre considerazioni – prosegue Paparo – temiamo che le promesse siano destinate a rimanere tali perché mancano le misure; impostare una ciclabile nelle vie interne, inoltre, provocherebbe incolonnamenti e un maggior inquinamento, oltre a rendere Corso Francia un doppione inutile. In Via Servais, asse prioritario indicato dal Biciplan, la sezione stradale è abbastanza grande per includere la pista bi-direzionale, ci chiediamo perché gli uffici comunali abbiano scavalcato un documento vincolante che prevede, tra le altre cose, il coinvolgimento dei territori”.