Economia e lavoro - 06 dicembre 2019, 12:05

Fine di un amore, dopo il M5s Salvini scarica la Nutella. Cirio media: "Non ce l’aveva con Ferrero"

"Ho scoperto che usa nocciole turche", ha spiegato il leader leghista. Il governatore piemontese: "Ferrero consuma il 40% delle nocciole del mondo. Le sole italiane le finirebbe in una settimana"

Fine di un amore, dopo il M5s Salvini scarica la Nutella. Cirio media: "Non ce l’aveva con Ferrero"

"Ma lo sa signora che ho cambiato? Perché ho scoperto che per la Nutella usa nocciole turche, e io preferisco aiutare le aziende che usano prodotti italiani, preferisco mangiare italiano, aiutare gli agricoltori italiani".

Con queste parole, più tonanti della richiesta di "pieni poteri" che nell’agosto scorso accompagnò la fine del matrimonio con gli alleati del M5S, Matteo Salvini ha messo fine al sodalizio tutto social che ormai da tempo lo vedeva tra i principali sponsor – certamente non richiesto e nemmeno si sa quanto gradito dalle parti di Alba – della crema spalmabile più celebrata al mondo.    

Una scoperta quantomeno tardiva, quella del "capitano" ("Capitan Nutella", era addirittura il nomignolo che si era guadagnato tra alcuni detrattori), di cui nell’ultimo anno aveva colpito la frequenza degli "spot" coi quali aveva fatto della geniale creazione di Michele Ferrero il prodotto alimentare più ricorrentemente rappresentato nei messaggi social ai suoi numerosissimi follower, oltre 3.7 milioni sulla sola piattaforma Facebook.  

Evidentemente l’ex vicepremier e leader della Lega ignorava quanto noto a tutti ai piedi delle Langhe. Ovvero che, anche in ragione dei suoi volumi di produzione e di una varietà di prodotti che ne prevede l’utilizzo in molti altri casi (si pensi a praline come i Rocher, altro amatissimo prodotto made in Alba), Ferrero rappresenta il maggior utilizzatore delle più pregiate nocciole italiane (15% della produzione mondiale, per un totale di 75mila tonnellate, dati Fao 2017) e insieme il principale acquirente del ricercato frutto sgusciato da quella Turchia che - col 70% del totale e 450mila tonnellate –, ne rappresenta il primo produttore mondiale.

La sparata di Salvini ha ovviamente suscitato una certa eco e numerose reazioni anche nel mondo politico. Tra questa, quella di Matteo Renzi, che attraverso Twitter questa mattina scriveva: "Nei giorni di Ilva, Alitalia, legge di bilancio, summit Nato il senatore Matteo Salvini attacca la Nutella. La Nutella, sì, la Nutella. Dice che così sembra più vicino al popolo. E io ingenuo che insisto a voler parlare di cantieri, tasse, Europa".

In difesa dell’ex ministro degli Interni si è invece espresso il Governatore Alberto Cirio, da maggio alla guida di una Giunta regionale che ha nella Lega uno dei suoi pilastri. Interpellato sul tema durante il suo intervento negli studi di Rai News, Cirio ha spiegato che quello del leader leghista "non era assolutamente un attacco alla Nutella, anche perché la Ferrero consuma il 40% delle nocciole del mondo. Sarebbe difficile pensare che debba utilizzare solo nocciole italiane, perché credo le finirebbe in una settimana".

"Salvini – è la lettura data dal Governatore - ha fatto una dichiarazione legata a questa follia di Bruxelles di voler mettere un semaforo ai cibi che fanno bene e ai cibi che fanno male. Il significato del suo messaggio era tutt’altro. Era quello di dire 'non possiamo subire l’ennesimo attacco da parte dei Paesi del Nord Europa, che vorrebbero dire che un prosciutto crudo non fa bene perché ha troppa percentuale di sale rispetto invece a un prosciutto magari prodotto in Inghilterra o da un’altra parte e che ne ha meno'".

Ezio Massucco

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