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Eventi | 16 gennaio 2020, 10:31

Utopica 2020, con Acli Torino "la città delle persone" arriva alla Casa del teatro ragazzi

Appuntamento fissato per il 31 gennaio in corso Galileo Ferraris 266 dalle 14.30 in poi

Utopica 2020, con Acli Torino "la città delle persone" arriva alla Casa del teatro ragazzi

Ritorna l’appuntamento con Utopica, la manifestazione organizzata con cadenza biennale promossa dalle Acli di Torino. Per il 2020 le Acli di Torino mettono al centro della manifestazione e dei suoi momenti di dialogo e incontro la città e, nello specifico, la “città delle persone”, non della paura, non del nemico e della rassegnazione: ma il luogo per eccellenza del "noi", dell’agire comune, della possibilità di migliorarsi insieme anche in un’epoca di forte crisi economica in cui si riducono le possibilità di progettare e mantenere servizi per le persone, soprattutto per le più deboli. "Utopica 2020 - spiegano gli organizzatori - nasce dalla convinzione che la città debba essere ogni giorno costruita e sviluppata come Casa comune, nella proposta di ecologia integrale su cui Papa Francesco sta fondando il suo Magistero, la Casa Comune come paradigma di giustizia sociale, come luogo da tutelare, come luogo del noi che ci richiama alla nostra responsabilità di cittadini. La città “casa comune”,– pur se attraversata da fragilità e povertà – può e deve diventare luogo di opportunità per tutti, in cui valorizzare le capacità delle singole persone, a partire dalle più fragili. Luogo per eccellenza di “esperienza condivisa” in cui dare vita a una forma di “comprensione reciproca” frutto dell’incontro di orizzonti cognitivi, prospettive, posizioni, interessi". “Questa è la visione di città che ogni giorno proviamo a costruire con le esperienze di associazionismo realizzate dalle ACLI, con i nostriservizi di Patronato e Caf e con le esperienze di cooperazione sociale che sono nate dal sistema Acli” - afferma Raffaella Dispenza, presidente delle Acli di Torino“superando logiche di settorialità e frammentazione, attivando un interlocuzione seria e concreta con le istituzioni a partire da un confronto sulle politiche cittadine: di welfare, di promozione giovanile, sportive, di innovazione”. La riflessione si articolerà intorno al tema dell’impegno sociale e politico nelle nostre “Comunità”, intorno alla necessità di essere cittadini attivi, del vivere la città come spazio di accoglienza/incontro/impegno civico/restituzione. “Proviamo a rilanciare e a discutere con esperti e opinionisti, la suggestione della città come laboratorio/cantiere/officina, luogo in cui mobilitare le persone, generare antidoti per governare paure e ansie urbane, prevenire discriminazioni e costruire opportunità per chi ha capacità ma ha mano reti o risorse - dice ancora Dispenza –. Le nostre città sono un concentrato di diversità, a cui c’è il rischio che le persone rispondano con richiesta di chiusura, di muri, di “recinti”, di spazi protetti di riconoscibilità sociale e somiglianza. Noi, continuando a costruire reti concrete di impegno civile e partecipando alle politiche della Città, vogliamo invece trasformare questo concentrato di contraddizioni, di spazi abbandonati e di non-luoghi, di comunità ferite, di gruppi di persone escluse e deluse, di giovani alla ricerca di prospettive, in un laboratorio dove modi e strumenti per trasformare la differenza in opportunità vengono inventati, messi alla prova, sperimentati, rimessi in discussione e poi ancora diffusi, assimilati, trasformati, ... “ Utopica vuole essere non tanto un evento estemporaneo sul tema della comunità, quanto un evento capace di attivare partecipazione sia nella fase preparatoria e sia nella fase dello svolgimento vero e proprio. I contenuti, gli esperti, gli ospiti, potranno aiutarci a seminare germi di desiderio di partecipazione, dovranno accompagnarci a costruire le condizioni per una mobilitazione più ampia dal basso. PROGRAMMA DELLA GIORNATA: ORE 14.30-17.30 CANTIERE UTOPICA - SEMINARIO La città è ancora luogo di opportunità per tutti? Tra sviluppo e partecipazione. Raffaella Dispenza, Presidente ACLI Città Metropolitana di Torino Elena Granata Politecnico di Milano, autrice di Biodivercity edito da Giunti Maurizio Molinari, Direttore de La Stampa, autore di "Perchè è successo qui" edito da La nave di Teseo Uno sguardo su Torino: reti e persone Intervista a Luca Davico (Dist e Rapporto Rota), in collaborazione con Arcobaleno Onlus "Se ti manca un venerdì" Giovani e sviluppo: narrazioni di città possibili Guido Saracco Rettore Politecnico di Torino Luca Sardo Attivista Fridays for Future Torino Gianni Bottalico ASVIS, Alleanza Italiana Sviluppo Sostenibile Barbara Azzarà in rappresentanza della Città di Torino ORE 17.45: SPETTACOLO TEATRALE - IL PIANETA LO SALVO IO, di e con Francesco Giorda Uno spettacolo/laboratorio rivolto agli adolescenti, ma anche adatto ai più giovani e a tutti i grandi che credono ancora ci sia qualcosa da salvare. Esperimenti, sfide e proposte concrete per trovare insieme 101 modi per prendersi cura e proteggere il nostro unico pianeta ORE 21, IL CONCERTO/SPETTACOLO “E TI CHIAMARON MATTA”, DI E CON ALESSIO LEGA In occasione della ristampa del cd, Alessio Lega uno dei cantautori più conosciuti della sua generazione e vincitore nel 2019 del Premio Tenco, riporta sul palco il concerto/spettacolo che debuttò il 13 maggio del 2008 a Trieste, nel trentesimo anniversario della Legge Basaglia. All’inizio degli anni ’70 Gianni Nebbiosi – psicoterapeuta e cantautore –scrisse e registrò le “sei canzoni dei matti”: sei perle che testimoniano l’impegno della musica e della poesia a farsi voce di chi non ha voce. Un’opera d’arte, ma anche un documento inestimabile di quel periodo in cui un grande movimento d’opinione si mosse per portare la liberazione nei manicomi. Sei poesie in musica, sei storie terribili e affascinanti per raccontare, ieri come oggi, la nostra stessa fragilità, l’incapacità di vedere noi stessi in coloro che chiamiamo “matti”. Alessio Lega e Rocco Marchi da anni impegnati in una ridefinizione musicale della canzone d’autore impegnata, accantonano il loro repertorio pluripremiato, per portare queste canzoni negli ex-luoghi di cura, come nei teatri e nei circoli, per continuare a dire – chitarra alla mano – che da vicino nessuno è normale. Questa parte dell’evento si inserisce nel progetto delle ACLI di Torino finanziato dall’associazione Il Bandolo, per combattere lo stigma associato alla salute mentale. Tutte le iniziative sono ad ingresso libero.

comunicato stampa

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