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Attualità | 15 febbraio 2020, 14:46

Vigone, Pancalieri e Osasio fanno la pace sulle acque dopo 500 anni (FOTO)

Storico accordo siglato stamattina all’Ulè per l’utilizzo di fontanili e risorgive per irrigare i campi, dopo un trascorso di liti continue

Vigone, Pancalieri e Osasio fanno la pace sulle acque dopo 500 anni (FOTO)

Le prime dispute certificate risalgono a fine 1400, dopo oltre 500 anni, Vigone, Pancalieri e Osasio siglano un accordo per l’utilizzo delle acque dei fontanili e delle risorgive per irrigare i canti. La firma storica è avvenuta stamattina all’Ulè, uno dei fontanili più famosi di Vigone, a fianco della pista ciclabile.

«Ci sono stati trascorsi non sempre amichevoli e sono scappate anche parole di troppo» ammette il nuovo sindaco di Vigone Luciano Abate. Gli fa eco il suo collega di Pancalieri Luca Pochettino: «Il primo scritto che mostra come i Comuni si prendevano già un po’ per i denti, risale al 1483. Noi, in un momento di particolarismi, cerchiamo di fare un ragionamento allargato a un territorio più vasto dei nostri singoli paesi».

«Circa 20 anni fa avevo già seguito la disputa tra Vigone, da un lato, e Pancalieri, Osasio e Carignano, dall’altro – racconta l’ingegner Paolo Doria, che ha curato la stesura dell’accordo –. Si era arrivati a un protocollo mai firmato, e quando Vigone mi ha detto che voleva tornare a ragionare in maniera diversa dal passato, così come hanno fatto Osasio e Pancalieri, è stata una grandissima sorpresa».

A puntare dritto sulla ricerca di un accordo è stato Ivano Ritardo, presidente del Consorzio irriguo Angiale e Biarone, nonché consigliere comunale a Vigone.

«Oggi è una data importantissima, visto il passato – commenta Ritardo –. Questo accordo permetterà anche di tutelare i fontanili che sono un bene di Vigone e che non sarebbero come li vediamo oggi se Giovanni Marchisone (consigliere comunale da diversi anni, ndr) non avesse creduto nel loro recupero nel corso degli anni. Inoltre il tecnico comunale Marco Viotto ha fatto molto negli ultimi 6 mesi, perché si potesse arrivare a questa firma. Ma non sarebbe stato possibile trovare alcuna intesa se mio padre, prima di me, non avesse messo d’accordo gli utenti di Vigone».

A chiudere è il sindaco di Osasio Cerutti: «Oggi l’acqua unisce e non divide più. Si apre un periodo nuovo, che dovrà unire i tre territori, che dovranno tutelare una risorsa importante e rispettare quello che oggi hanno firmato».

L’accordo è stato siglato dal Consorzio Angiale e Biarone rappresentato da Ritardo, dal Consorzio volontario San Sebastiano di Pancalieri (presieduto da Domenico Silvestro) e dal Consorzio Praterie di Osasio (presieduto da Gian Domenico Rossi) assieme al Comune di Osasio.
Per chi non lo sapesse, i fontanili sono delle sorgenti naturali di acqua dolce che si trovano nel terreno e vengono fatte emergere per mano umana, nel caso in cui, invece, affiorino pontaneamente, sono chiamate risorgive.

Il protocollo di stamattina prevede che il Consorzio Angiale e Biarone non aumenti la sua superficie irrigabile con le acque del rio Angiale, che è stata fissata a 101,21 giornate piemontesi. L’acqua verrà poi condivisa, secondo una tabella già stilata, con i consorzi dei Comuni vicini. Il protocollo regolamenta anche le modalità di utilizzo e prelievo, eventuali trasgressioni saranno sanzionate con una multa da 400 euro e questa cifra verrà donata agli asili dei tre Comuni, entro il mese di novembre di ogni anno. L’accordo dura fino al termine della campagna irrigua 2022 e potrà essere tacitamente rinnovato oppure modificato, così come sciolto in caso di eventuale lite.

Marco Bertello

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