A seguito dei blocchi dovuti dalle misure nazionali di contenimento del covid-19, il mercato di Porta Palazzo ha subito la frenata più brusca e pericolosa.
Dopo 6 giorni dall’inizio del blocco, che impone la chiusura di uno dei mercati all’aperto più grandi d’Europa, le realtà che stanno lavorando alla costituzione della Fondazione di Comunità di Porta Palazzo, a partire da e in concerto con Eco dalle Città, hanno avanzato ai mercatali e alle istituzioni cittadine la proposta di fornire un servizio di sorveglianza per garantire ingressi contingentati a cura delle giovani e dei giovani del quartiere.
Le persone che sarebbero impiegate a far rispettare le distanze di sicurezza previste dai decreti, saranno intercettate dai progetti Ecomori, CivicoZero e Yepp Porta Palazzo e dalle associazioni che sostengono la costituenda Fondazione, come Arteria, ASAI, Amece individuando quelle giovani e quei giovani che si trovano momentaneamente in assenza di un reddito a causa dell’azzeramento improvviso e imprevisto delle entrate economiche. I costi del servizio così proposto saranno sostenuti dai mercatali e dalla costituenda Fondazione di Comunità.
Tale proposta, che non ha ancora avuto risposta dalle istituzioni, è fortemente sostenuta dalle realtà che stanno lavorando per costituire la Fondazione di Comunità di Porta Palazzo, che collocano tra le priorità quella di riuscire a valorizzare e sviluppare il tessuto sociale, culturale ed economico del quartiere, incentivano lo sviluppo di forme di collaborazione e solidarietà tra i vari soggetti che lo vivono.
Con l’intento di stimolare la Città e i suoi amministratori, nonostante il percorso di costituzione della Fondazione di Comunità non sia ancora concluso, le realtà coinvolte lanciano un monito e si mobilitano per fare tutto il possibile per aiutare a far riaprire il mercato anche in tempo di crisi, quale cuore pulsante del quartiere e della città intera.